Fallisce l’aumento Mps. Intervento di Stato e rimborsi per i risparmiatori

22 Dicembre 2016

Siena alza bandiera banca. L’operazione di aumento di capitale di  è fallita e ora toccherà allo Stato intervenire per salvare Banca Monte dei Paschi di Siena. «Non sono stati raccolti ordini di investimento sufficienti a raggiungere la somma di euro 5 miliardi», si legge in una nota della banca. 

L’assenza di un investitore-perno (anchor investor), che avrebbe in teoria invogliato altri investitori a partecipare«ha influito negativamente sulle decisioni di investimento degli investitori istituzionali limitando significativamente gli ordini di sottoscrizione». Fino all’ultimo è stato dato come probabile l’ingresso del fondo sovrano del Qatar, ma le speranze sono andate deluse.

A questo punto viene meno l’operazione di cartolarizzazione delle sofferenze e anche l’offerta di conversione di bond subordinati in nuove azioni («l’Offerta LME»), che pure aveva ottenuto un buon esito (2,4 miliardi nominali di titoli conferiti). Le obbligazioni saranno perciò restituite ai rispettivi portatori.

Restano a bocca asciutta anche le banche d’affari coinvolte a vario titolo nel consorzio di collocamento, e nell’operazione di cartolarizzazione, «ivi comprese JPMorgan Mediobanca», per le quali in caso di successo erano stati previsti compensi per diverse centinaia di milioni: «Non riceveranno alcuna commissione», ha precisato l’istituto senese.

L’intervento del Tesoro avverrà su due fronti: garanzia su prestiti e titoli di debito della banca per risolvere i problemi di liquidità e ricapitalizzazione, presumibilmente nello stesso ordine di grandezza previsto per l’aumento di capitale. L’intervento statale nel capitale di Mps comporterà una “condivisione degli oneri” (burden sharing) con gli azionisti e obbligazionisti subordinati, come previsto dagli articoli 18 e 27 del Decreto legislativo 180/2015, che ha recepito la direttiva europea BRRD (art. 59 e 32) sulla risoluzione delle crisi bancarie. Questo implicherà una svalutazione o una conversione forzosa dei bond subordinati.

Il Consiglio dei ministri, convocato ieri per le 22, ha varato il previsto decreto ‘Salvarisparmio’, con la creazione di un fondo da 20 miliardi di euro destinato a ricapitalizzare le banche in crisi, incluse Veneto Banca e Bpvi. Il decreto prevede che la conversione delle obbligazioni Tier 1 – sottoscritte per lo più da clientela istituzionale – avverrà a un valore corrispondente al 75 percento del valore nominale, mentre la conversione delle obbligazioni Tier 2 – sottoscritte per lo più da clientela retail – avverrà a un valore corrispondente al 100 percento del valore nominale.

Dopo il Governo, si è poi riunito il cda di Mps deliberando di presentare un’istanza di sostegno finanziario straordinario e temporaneo. «Attraverso tale meccanismo – si legge nella nota diffusa da Siena – la banca, previa interlocuzione con la Banca Centrale Europea, il ministero dell’Economia e delle Finanze e la Commissione Europea (DG Competition), potrà accedere alle predette misure di ricapitalizzazione straordinaria e a misure di sostegno di liquidità, che consentiranno di mettere la banca in piena sicurezza consentendole di operare nell’interesse dei propri clienti, depositanti e dipendenti».

Inoltre, «in coerenza con le iniziative di sostegno adottate dal Governo della Repubblica, la Banca darà corso ad una proposta di transazione rivolta agli investitori retail per porre fine o prevenire liti aventi ad oggetto la commercializzazione delle obbligazioni subordinate denominate “€2.160.558.000 Tasso Variabile Subordinato Upper Tier II 2008-2018”». In sostanza, dopo la conversione forzata delle obbligazioni, la banca acquisterà le azioni nuove in mano ai clienti, scambiandole con obbligazioni senior di valore pari a quello delle subordinate. Il Tesoro acquisterà poi le azioni oggetto dello scambio. «Al termine della procedura di compensazione orientata a tutelare i risparmiatori, coloro che inizialmente detengono obbligazioni subordinate si troverebbero quindi a possedere obbligazioni non subordinate», si legge nel comunicato di Palazzo Chigi.

TAG: mps
CAT: Banche e Assicurazioni

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