London Stock Exchange vende Borsa Italiana a Euronext per 4,32 miliardi
La Borsa Italiana passa da Londra a Parigi. Il London Stock Exchange Group ha infatti accettato di vendere l’intera partecipazione in Borsa Italiana a Euronext per 4,325 miliardi di euro.
Euronext rileverà così, in cordata con Cdp Equity e Intesa Sanpaolo, Borsa Italiana. Proprio tramite Cdp Equity è previsto il forte supporto di Cassa Depositi e Prestiti. «Con l’ingresso di Cdp in Euronext e la contestuale acquisizione di Borsa Italiana, si darà vita a un gruppo leader nel mercato dei capitali europeo», afferma il ministro Patuanelli. Cdp e Intesa Sanpaolo sono investitori strategici, e si impegnano a sostenere la crescita di Borsa Italiana, attirare le Pmi ai mercati di capitali e sostenere le ambizioni di crescita di Euronext.
«Siamo molto soddisfatti di far parte del nuovo progetto Euronext per Borsa Italiana», dichiara Carlo Messina, consigliere delegato di Intesa Sanpaolo. «Il nostro è un investimento strategico a favore di un progetto europeo che porta verso la Capital Markets Union e nel contempo sostiene le realtà italiane che vogliono espandersi anche oltre i confini nazionali, consentendo l’accesso a servizi che possano rafforzarle da un punto di vista patrimoniale e renderle più competitive a livello internazionale».
Intesa Sanpaolo insieme al Cdp che avrà il 7,3% di Euronext, entrerà far parte del gruppo come azionista di riferimento di Euronext. Due italiani faranno parte del Supervisory Board, il presidente (indipendente) ed un amministratore in rappresentanza di Cdp Equity. Inoltre, i ceo di Borsa Italiana e quello della controllata MTS entreranno rispettivamente nel Managing Board e nell’Extended Managing Board di Euronext.
«Siamo particolarmente orgogliosi di essere protagonisti di questa operazione – commenta Fabrizio Palermo, amministratore delegato di Cassa Depositi e Prestiti- Cdp contribuisce a portare Piazza Affari all’interno di un gruppo paneuropeo con un presidio stabile di investitori italiani».
L’aggregazione tra Euronext e Borsa Italiana porterà immediatamente ad un aumento dell’utile per azione, prima ancora di registrare le previste sinergie di 60 milioni lordi annui a regime (entro il terzo anno). A queste si aggiungono sinergie di ricavo per 15 milioni lordi.
Con l’aggregazione tra Euronext e Borsa Italiana nasce la prima piazza di quotazione azionaria in Europa, con oltre 1.800 società quotate e 4.400 miliardi di euro in termini di capitalizzazione aggregata di società quotate. Si crea inoltre la prima piazza europea per il mercato secondario, con circa 11,7 miliardi di euro di valore azionario negoziati quotidianamente e la prima piazza europea per l’equity financing, con oltre 42 miliardi di euro raccolti nel 2019 dagli investitori per finanziare società in Europa.
«L’operazione – sottolinea Stephane Boujnah, ad e presidente di Euronext – farà crescere significativamente le dimensioni del gruppo». Inoltre, «permetterà alla società di diversificare il suo mix di ricavi e la sua presenza geografica» e, «grazie al supporto strategico di un investitore di lungo termine come Cdp rafforzerà l’ambizione di costruire una infrastruttura di mercato leader in tutta Europa».
Il completamento dell’aggregazione è previsto nella prima metà del 2021.
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