Musica
Ritmo selvaggio e suoni della foresta in “Mama Africa” di Seabass: intervista
“Mzansi – Mama Africa” è titolo del nuovo singolo di Seabass in collaborazione con South Kim, uscito il 12 maggio. Un singolo fatto di contaminazioni, un mix di suoni della natura, di melodie suggestive, di atmosfere soft che ti portano in una dimensione quasi surreale. I suoni della natura incontrano la voce di Veronica Chiminello, in arte South Kim, che ci riporta in contatto con questa terra. Il compositore Seabass ama sperimentare e il suo nuovo singolo è un ritorno alle origini, alla natura.“Mama Africa” è stato mixato e masterizzato dall’ haunted studio recording di Vicenza. Alberto Di Carlo e Ulisse Bertozzo hanno dato un tocco in più al brano aggiungendo elementi come la chitarra elettrica che crea un atmosfera di spensieratezza in più. Piccoli dettagli che hanno completato e reso ancora più particolare “Mama Africa”.
Seabass racconta in questa intervista la sua collaborazione con South Kim e le sonorità di questo brano.
Come nasce la collaborazione con South Kim?
La collaborazione con Veronica, in arte South Kim, nasce grazie ad un incontro un po’ particolare. Al tempo entrambi scegliemmo la strada per provare a diventare OSS e così ci ritrovammo nella stessa classe del corso. Si accese immediatamente una fiamma tra di noi e anzi di ascoltare le lezioni spesso finivamo per parlare di musica. Ci trovammo per provare a studiare insieme ma alla fine la voglia di esprimersi a livello musicale e fondere le nostre influenze prevaleva sempre su tutto. Il risultato? Che ancora oggi ci ritroviamo per fare musica insieme, la collaborazione si è estesa a livello più profondo e presto ci saranno importanti novità.
Il titolo dell’ultimo singolo ci rimanda alle atmosfere di un altro continente, di cosa parla il brano?
Il brano non è che parla di qualcosa, non c’è testo ma tanta atmosfera che richiama appunto le sonorità africane riportate però ai tempi nostri con un elettronica raffinata e di stile. È un viaggio immaginato che ci riporta ai sorrisi e alla semplicità della vita delle gente del posto. Noi chiediamo sempre alle persone di ascoltarlo e chiudere gli occhi per capire così ci vedono.
A livello musicale emergono molte contaminazioni: cosa ritroviamo in “Mama Africa” nello specifico?
Come ho già accennato nella scorsa risposta abbiamo voluto unire le sonorità tipiche africane (canti, suoni , elementi naturalistici) mischiata un po’ con l’elettronica dei tempi nostri. Si posso notare, con un attento ascolto, le drums cinematiche, i pad atmosferici e i vocal chops.
Hai dichiarato che musica può essere terapeutica: spiegaci in che modo?
La musica per molte persone (come per noi) cura i momenti tristi, allunga un sorriso, crea immagini nella nostra testa, ci porta in dimensioni particolari che evadono dalla quotidianità, suscitano emozioni. Questi sono i principi base per le nostre produzioni.
Cosa significa per te sperimentare?
Più che sperimentare penso sia più un creare musica dal mio punto di vista. Mi piace sentirmi libero, diverso dagli altri generi, inserire suoni che altri produttori non hanno.
Devi fare login per commentare
Login