
Previdenza
Bonus Giorgetti 2025: come funziona e a chi spetta l’incentivo in busta paga
Da settembre 2025 parte il bonus Giorgetti: un incentivo per chi rinuncia alla pensione anticipata e resta al lavoro. Scopri requisiti, importi e come fare domanda all’Inps
Il cosiddetto bonus Giorgetti diventerà operativo da settembre 2025. La misura, introdotta con la Legge di Bilancio 2025e disciplinata dalla circolare Inps n. 102 del 16 giugno 2025, prevede un incentivo economico per i lavoratori dipendenti – pubblici e privati – che maturano i requisiti per la pensione anticipata ma scelgono di rimanere in servizio.
Come funziona il bonus Giorgetti
Il meccanismo è semplice: chi rinuncia ad andare subito in pensione riceve in busta paga la quota dei contributi previdenziali normalmente a suo carico. Si tratta di un importo aggiuntivo, esentasse e non soggetto a Irpef, che aumenta immediatamente lo stipendio netto.
Il datore di lavoro continuerà comunque a versare la propria parte di contributi, così da non interrompere l’accumulo previdenziale. Tuttavia, la mancata contribuzione da parte del dipendente può comportare una riduzione, seppur limitata, della pensione futura. Per questo la normativa prevede la possibilità di versare contributi volontari.
Quando parte l’incentivo
psL’avvio del bonus varia in base al settore:
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da settembre 2025 per i lavoratori del settore privato;
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da novembre 2025 per i dipendenti pubblici.
La decorrenza effettiva dipende dal momento in cui il lavoratore matura i requisiti per la pensione anticipata e dalla data di presentazione della domanda.
A chi spetta il bonus Giorgetti
Il bonus è destinato ai lavoratori dipendenti iscritti all’Assicurazione Generale Obbligatoria (Ago) e alle gestioni sostitutive o esclusive. Rientrano quindi dipendenti, artigiani, commercianti, coltivatori diretti, parasubordinati e altre categorie.
I requisiti richiesti sono:
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42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini;
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41 anni e 10 mesi per le donne;
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oppure i requisiti previsti da Quota 103 (62 anni di età e almeno 41 anni di contributi).
Sono esclusi coloro che hanno già raggiunto l’età per la pensione di vecchiaia o che percepiscono già un trattamento pensionistico, ad eccezione dei titolari di assegno di invalidità.
Quanto vale il bonus Giorgetti
L’incentivo corrisponde alla quota contributiva a carico del dipendente:
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9,19% della retribuzione lorda nel settore privato;
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8,89% nel pubblico impiego, più l’1% addizionale per i redditi sopra una determinata soglia.
Con uno stipendio lordo annuo di 40mila euro, il beneficio può superare i 575 euro netti al mese, pari a circa 3.300 euro l’anno. Secondo le stime dell’Ufficio parlamentare di bilancio, l’aumento netto annuo può arrivare fino a 6.900 euro.
L’importo, però, diminuisce con l’avvicinarsi della pensione: a 66 anni, ad esempio, il vantaggio scende a circa 1.445 euro l’anno.
Durata del beneficio
Il bonus Giorgetti può essere richiesto una sola volta nella carriera lavorativa e resta valido fino al raggiungimento dell’età di pensione di vecchiaia o fino alla presentazione della domanda di pensione. È possibile revocare la rinuncia, ma solo una volta.
Come fare domanda
La richiesta va inoltrata all’Inps in modalità telematica tramite credenziali Spid, Cie o Cns, oppure rivolgendosi al contact center o a un patronato. L’istituto previdenziale verifica la posizione contributiva e comunica l’esito entro 30 giorni sia al lavoratore che al datore di lavoro. Solo dopo questa conferma il beneficio potrà essere applicato in busta paga.
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