Borsa
Banco Bpm contro la sospensione dell’Ops di UniCredit
La Consob ha sospeso l’offerta pubblica di scambio di UniCredit per un periodo di 30 giorni. BancoBPM, che ritiene la decisione abnorme, starebbe valutando di impugnarla.
Banco Bpm risponde al provvedimento con cui la Consob ha sospeso l’offerta di UniCredit. Il gruppo guidato da Giuseppe Castagna fa sapere che ritiene l’iniziativa “abnorme” e la definisce “in contrasto con la prassi dell’Autorità medesima”. Aggiungendo che “non tiene in alcun conto degli interessi della banca, del mercato e degli azionisti” di Piazza Meda, si legge nella nota diffusa stamattina, “adotterà – quindi – ogni opportuna iniziativa presso le sedi competenti”. Espressione quest’ultima che può essere letta come preannuncio di un’impugnazione del provvedimento.
Secondo Banco Bpm la sospensione dell’Ops è di particolare gravità in quanto si sarebbe dovuta disporre “solo in caso di fatti nuovi o non resi noti in precedenza tali da non consentire ai destinatari di pervenire ad un fondato giudizio sull’offerta mentre l’eventualità che il decreto golden power potesse contenere delle prescrizioni era contemplata dall’offerente sin dall’annuncio dell’Ops, tant’è che costituiva una delle condizioni di efficacia della stessa”. Nella nota si legge che “non possono costituire un fatto nuovo – tale da legittimare una sospensione dell’Ops – le iniziative, peraltro mai comunicate finora al mercato, che unilateralmente UniCredit ha ritenuto di avviare nei confronti della presidenza del Consiglio”.
Banco Bpm sottolinea anche come dalla delibera Consob “si apprende che UniCredit ha comunicato all’amministrazione competente per il monitoraggio l’impossibilità di adempiere alle prescrizioni del decreto golden power” e “tale circostanza – anch’essa mai resa nota da UniCredit al mercato – dovrebbe di per sé determinare la decadenza dell’Ops”.
Infine, “la durata complessiva dell’Ops già risultava – considerato che il periodo di adesione era stato fissato nel massimo possibile previsto dalla legge – significativamente più lunga rispetto a operazioni comparabili e l’estensione di 30 giorni aggrava ulteriormente la limitazione operativa e strategica in cui si trova la banca per effetto della passivity rule sin dal mese di novembre, a danno di tutti i propri stakeholder”.
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