Risparmio
Banca Generali al fianco delle PMI italiane per vincere la sfida dell’AI
Di fronte alla rivoluzione dell’Intelligenza Artificiale, la sfida per le piccole e medie imprese italiane è duplice: da un lato superare le diffidenze e iniziare a usare uno strumento potenzialmente rivoluzionario, dall’altro capire a fondo la struttura di una tecnologia di frontiera per farla veramente propria e sbloccare a pieno il potenziale di questo strumento.
Sono queste le evidenze raccolte da Banca Generali, istituto guidato dall’a.d. Gian Maria Mossa, sull’ecosistema delle PMI italiane di fronte alle grandi sfide e opportunità rappresentate dall’AI, grazie al suo osservatorio privilegiato al fianco di 24mila imprese del territorio. Un messaggio portato da Maria Ameli, Head of Wealth Advisory di Banca Generali, sul palco del Sud Innovation Summit-AI For Future di Messina.
«Se il 60% delle oltre 246.000 imprese italiane con più di 10 addetti adottasse almeno una tecnologia di Intelligenza Artificiale entro il 2030, si potrebbero generare ricavi aggiuntivi nell’ordine di circa 1.300 miliardi di euro, in base ai dati dell’Istituto per la Competitività», ha spiegato Ameli. «Fortunatamente le PMI non devono necessariamente sviluppare da zero algoritmi sofisticati in-house, ma possono iniziare ad adottare l’AI sfruttando strumenti esterni e incrementando gradualmente il proprio utilizzo: il mercato oggi offre molte soluzioni pensate proprio per loro, spesso in modelli ‘as-a-service’ accessibili».
Ma la strada da fare è ancora molta, ha aggiunto la Head of Wealth Advisory di Banca Generali, sottolineando come, in base ai risultati dell’Osservatorio ECM AI nato dalla collaborazione tra Banca Generali e IR Top consulting, “solamente il 6% degli investimenti in AI in Italia provengano dalle PMI. Questo nonostante il 22% delle stesse stia iniziando a valutarne l’adozione sapendo anche che l’AI genera appeal finanziario. Questo appeal non sempre si traduce in una crescita superiore, fermo restando che dal 2022 ad aprile 2025 l’AI Index ha registrato una performance del +19% contro il -23% registrato dal FTSE Italia Growth”.
«L’Italia ha tutte le carte in regola per essere protagonista di questa trasformazione: dobbiamo solo creare le condizioni giuste perché ciò accada», conclude Ameli, sottolineando la necessità di politiche pubbliche mirate inclusi incentivi fiscali e programmi di accompagnamento – per supportare le PMI nel percorso di digitalizzazione. Dalla semplificazione delle agevolazioni legate al Piano Transizione 5.0, all’introduzione di incentivi coerenti con il modello as a service, passando per il miglioramento dell’alfabetizzazione digitale dei decisori aziendali attraverso incentivi alla formazione e la consulenza di centri di competenza e dei Digital Innovation Hub.
Insomma, un ecosistema normativo favorevole per la transizione digitale atti a valorizzare il ruolo della AI come leva di competitività e crescita per le piccole e medie imprese.
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