Turismo, innovazione, welfare: Fondazione Cariplo riattiva le comunità sperdute
Turismo, agricoltura, riqualificazione dei luoghi, ricerca scientifica, welfare sono i principali settori in cui si sono realizzati gli interventi del programma AttivAree di Fondazione Cariplo che sta volgendo al termine.
Negli ultimi quattro anni, i territori in cui si è svolto AttivAree, le Valli Trompia e Sabbia in provincia di Brescia e l’Oltrepò Pavese, hanno portato avanti progetti di sviluppo territoriale sostenibile facendo leva sulle risorse delle comunità e valorizzando il patrimonio ambientale e culturale locale. I territori hanno investito sulla trasformazione e sull’innovazione digitale per rilanciare le attività economiche e dare risposte a cittadini e imprese.
«Il cuore del progetto Attivaree è costruire le condizioni perché le persone abbiano l’opportunità di scegliere: scegliere di rimanere, di ritornare o anche di arrivare per la prima volta in un territorio che solitamente è visto come un luogo da cui partire. Attivaree mette in relazione vocazione del territorio, iniziativa delle persone e crescita delle comunità, creando reti e facilitando la nascita di esperienze innovative che generano valore e innescano sviluppo», commenta Giovanni Fosti, presidente di Fondazione Cariplo.
Per raccontare il progetto e le azioni di rinascita messe in atto si svolgerà oggi il convegno “La nuova vita delle aree interne”. L’evento – in diretta streaming – intende proprio far conoscere le innovazioni, i servizi per le comunità e le esperienze di valorizzazione del territorio realizzate in questi quattro anni grazie al Programma AttivAree. Il convegno sarà però anche l’occasione per condividere una riflessione sul significato di una diversa relazione tra aree interne e centri urbani, sulle disuguaglianze territoriali in termini di accesso ai servizi e sull’importanza del ruolo di alcuni attori chiave per un cambiamento, tra cui il Terzo Settore. Verrà inoltre presentato il libro “AttivAree. Un disegno di rinascita delle aree interne” edito da Il Mulino, a cura di Giorgio Osti, professore di Sociologia dell’ambiente e del territorio all’Università di Padova, ed Elena Jachia, Direttore Area Ambiente di Fondazione Cariplo.
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