Torre Santa Susanna: l’avvocato Missere celebra gente e storia della sua terra

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13 Dicembre 2022

Nella suggestiva location del Castello dei Conti Filo del paese salentino, la presentazione dello scritto “Lu Pumpiliu ti lu purpu, gli atri e…” donato totalmente alle 20 associazioni di beneficenza che hanno sposato il progetto. Il noto avvocato penalista si è raccontato ha raccontato a cuore aperto,un passato ricco di nostalgia e tradizioni autentiche da tramandare alle nuove generazioni. Tantissimo il pubblico presente per una serata emozionate all’insegna della cultura e della musica classica e popolare

 

 

 

 

Torre Santa Susanna (Br)- Ieri sera, 12 dicembre, presso la suggestiva location del Castello dei Conti Filo di Torre Santa Susanna, a pochi chilometri da Brindisi, ha avuto luogo la presentazione del volume “Lu Pumpiliu ti lu purpu, gli altri e…” scritto dall’avvocato Raffaele Missere, i cui proventi saranno destinati interamente alle venti associazioni di volontariato e beneficenza, impegnate in molti scopi sociali e di solidarietà. L’opera di Missere, di fatto, ripercorre la vita dei personaggi che hanno rappresentato la storia di Torre Santa Susanna, con i loro mestieri e modi di essere semplici e genuini, figli di un passato che ormai rischia di essere dimenticato per sempre e che hanno fatto parte della vita di Raffaele, per tutti “Uccio”, sin dalla sua fanciullezza, lasciando una impronta importante nella formazione del suo carattere e dell’ agire umano e professionale.

La serata, vissuta all’insegna delle emozioni potenti che solo la lettura e la musica sanno regalare, ha visto diversi interventi di giornalisti della carta stampata e televisiva locale e non, con contributi appassionati di musica classica dal vivo, esibizioni di alcune scolaresche e pizzica salentina in onore di un territorio che ha conosciuto il fascino struggente del Brigantaggio, equivocato e misconosciuto da molti. Presenti anche alcuni esponenti delle Istituzioni locali e del mondo giudiziario. A tutte le donne in sala, è stato donato un omaggio floreale, come gesto di rispetto e civilità, verso un universo, quello femminile, a cui l’avvocato Missere, insieme alla sua associazione culturale “La Voce a Sud” ed alla sua direttrice Clarissa Randino, ha mostrato da sempre grandissima attenzione nel sensibilizzare l’opinione pubblica verso battaglie dall’alto spessore umano e civile, contro ogni forma di pregiudizio e violenza e schierandosi in difesa dei più deboli. L’autore, all’inizio della presentazione, ha voluto precisare l’intento primordiale per il quale è nato il progetto di ripubblicare questa raccolta di cultura popolare, e la scelta di destinare tutti i proventi a scopi benefici, citando un’amica e giovane donna, affermata professionista del settore sanitario brindisino, scomparsa pochi mesi addietro, prematuramente, la quale aveva espresso la volontà di ideare un progetto insieme a Raffaele Missere a sfondo sociale e solidale. Poco prima di entrare nel Castello, cornice della presentazione, la banda musicale “Concerto Bandistico Domenico Nicolì” diretta dal Maestro Giuseppe Carrozzo, si esibita per le vie del paese, soffermandosi dinanzi ai luoghi ove vissero o lavorarono i personaggi narrati nel libro, il tutto impreziosito dalla splendida voce del soprano Maria Rita Ottembrino.

Raffaele Missere, nel corso della presentazione, a colloquio con la stampa, non si è risparmiato nel raccontarsi e raccontare a cuore aperto, la vita degli altri che, per riflesso ineludibile, ha coinciso anche con la sua. Un “Amarcord” estratto dal suo scrigno dei ricordi, descritto con commozione, facendo riferimento alla dimensione intima e privata del Raffaele bambino, la sua infanzia trascorsa in una Torre assolata e contadina, a stretto contatto con la natura, gli affetti e la vita che si afferra tra le mani e la si beve a grandi sorsi, per la sete di futuro e speranza. I sacrifici per perseguire con costanza e determinazione l’aspirazione massima di diventare un avvocato, indossando la toga con fierezza e passione per più di quarant’anni, raggiungendo autorevolezza, successo e prestigio anche oltre confine, senza mai, però, rinunciare ad essere un “Avvocato di paese”, come ama definirsi, e riversando nella sua penna scorrevole e capace di ritrarre in modo immediato, tutto ciò che osserva e di cui è testimone. Una eredità spirituale preziosa che al netto di tutto il bene ed il male insiti nell’essere umano, desidererebbe tramandare ai giovani, ricordando loro che, conoscere le proprie radici, è la base di partenza per progredire nella vita.

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