Corte di Cassazione: Margherita Cassano primo Presidente donna della storia

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1 Marzo 2023
Dopo aver ricoperto l’incarico di vice di Pietro Curzio nel 2020, gli subentra alla guida del massimo organo giurisdizionale italiano

 

ROMA – Il Consiglio Superiore della Magistratura, ha nominato la prima donna alla Presidenza della Corte di Cassazione. Margherita Cassano, già alla guida della Corte d’Appello di Firenze, dal 2020, ricopriva l’incarico di vicepresidente di Piero Curzio, del quale prende il posto. Nella storia italiana non era mai accaduto prima.
Il ruolo del magistrato non è solo fatto di abilità tecnica ma di umanità, capacità di ascolto, di rispetto profondo degli altri e di comprendere le tragedie umane che si nascondono dietro i singoli casi portati alla nostra attenzione“, sono state le sue prime considerazioni appena appreso della nomina.

In possesso di un curriculum encomiabile, ha maturato una serie di esperienze di livello ragguardevole sia nelle vesti di Pubblico Ministero che di Giudice. Nata a Firenze, ma di origini lucane, ha 67 anni ed ha sempre respirato sin dalla tenera età, l’amore per la giustizia ed il diritto. Figlia di Pietro Cassano, magistrato che ha presieduto processi molto importanti e complicati come quelli celebratisi negli anni insanguinati e tetri del terrorismo nostrano. A soli 25 anni entra a far parte dell’ordine giudiziario, con il primo incarico presso la Procura di Firenze, nel 1981, dove spicca per la dedizione e la competenza con cui conduce le sue istruttorie e capillarità dei provvedimenti emessi, in relazione a questioni assai delicate e spinose. Successivamente, focalizzerà il suo lavoro indagando sul traffico di stupefacenti, del quale scriverà diverse pubblicazioni e in tema di criminalità organizzata, pur occupandosi di inchieste relative alla cronaca nera come omicidi, sequestri, infortuni sul lavoro e reati finanziari contro la Pubblica Amministrazione, nonché quelli in danno della libertà sessuale. Dal 1991 al 1998 affiancherà il Procuratore Capo di Firenze, Pier Luigi Vigna, alla Direzione distrettuale antimafia. E proprio nel 1998, verrà eletta come membro del Csm, nel gruppo di Magistratura indipendente, in rappresentanza della corrente moderata, dove per quattro anni si occuperà della Sezione disciplinare dei Magistrati. Nel 2003 giungerà alla Corte di Cassazione, precisamente con assegnazione alla Prima sezione penale, da lei stessa presieduta in seguito, dove si occuperà di omicidi e reati di violenza. Nel 2016, il ritorno nel capoluogo toscano, a guida della Corte d’Appello fiorentina, vi rimarrà per quattro anni. Anni in cui si spenderà tantissimo per incentivare l’informatizzazione del processo, ed il recupero della imponente mole di arretrato che rallenta la macchina giudiziaria. Assumerà la vicepresidenza della Suprema Corte di Cassazione, nel 2020, al fianco di Pietro Curzio. Incarico svolto con umanità e grande perseveranza.

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CAT: Giustizia

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