Decreto Sostegni: 300 milioni alle scuole, ma sempre a distanza?

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19 Marzo 2021

Il Consiglio dei Ministri del governo Draghi ha approvato il Decreto Sostegni, una misura con interventi per 32 miliardi di euro. Il provvedimento è finanziato in deficit attraverso lo scostamento di bilancio autorizzato dal parlamento e prevede (stando a quanto viene riportata nell’ultima bozza) misure di sostegno destinate a imprese, partite iva e professionisti, disposizioni in materia di lavoro, misure in materia di salute e sicurezza, aiuti agli Enti territoriali e altre disposizioni “urgenti”, dal trasporto pubblico locale alle attività didattiche. Il testo – nell’ultima bozza – si compone di 44 articoli.

Tra le disposizioni urgenti il Decreto Sostegni individua e prevede misure dedicate all’istruzione. Le scuole ma soprattutto gli studenti hanno pagato e continuano a pagare a caro prezzo la pandemia ancora in corso, dato che la riapertura con la ripresa delle lezioni in presenza sembra ad oggi molto lontana e l’attivazione di lezioni e laboratori d’estate incontra moltissime difficoltà. La campagna vaccinale che sta coinvolgendo il personale scolastico (a differenza di moltissimi altri lavoratori) garantirebbe però una certa sicurezza a livello sanitario. Quindi, perché non aprire le scuole?

Decreto Sostegni – Misure per favorire l’attività didattica nell’emergenza Covid-19

«II fondo per il funzionamento delle istituzioni scolastiche […] è incrementato di 150 milioni di euro nell’anno 2021 ed è destinato per l’acquisto, sulla base delle esigenze delle singole istituzioni scolastiche statali, di: a) dispositivi di protezione e materiali per l’igiene individuale e degli ambienti, nonché di ogni altro materiale, anche di consumo, il cui impiego sia riconducibile all’emergenza epidemiologica da COVID-19; b) specifici servizi professionali per il supporto e l’assistenza psicologica e pedagogica, da rivolgere in particolar modo a studentesse e studenti, oltre che al personale scolastico, in relazione alla prevenzione e al trattamento dei disagi e delle conseguenze derivanti dall’emergenza epidemiologica da COVID-19; c) servizi medico-sanitari volti a supportare le istituzioni scolastiche nella gestione dell’emergenza epidemiologica, nelle attività inerenti alla somministrazione facoltativa di test diagnostici alla popolazione scolastica di riferimento […]; d) dispositivi e materiali destinati al potenziamento delle attività di inclusione degli studenti con disabilità, disturbi specifici di apprendimento ed altri bisogni educativi speciali».

Fondi per potenziare la didattica. Le scuole resteranno aperte anche d’estate?

 

Oltre ai 150 milioni per gli aspetti più sanitari, infatti, il Decreto Sostegni stanzia per la scuola altrettanti 150 milioni per «potenziare l’offerta formativa extracurriculare, il recupero delle competenze di base, il consolidamento delle discipline, la promozione di attività per il recupero della socialità, della proattività e della vita di gruppo delle studentesse e degli studenti anche nel periodo che intercorre tra la fine delle lezioni dell’anno scolastico 2020-2021 e l’inizio di quelle dell’anno scolastico 2021-2022». Si tratta dei fondi che riguardano dunque i famosi recuperi formativi a cui il ministro Bianchi e la squadra di esperti costituita stanno lavorando.

Probabilmente sarà pubblicato un apposito avviso pubblico a cui potranno accedere le scuole interessate. Il piano di recupero degli apprendimenti del nuovo Ministro dell’istruzione da svolgersi durante l’estate, non prevede comunque una modifica del calendario scolastico e le attività che si attiveranno saranno su base volontaria. Quello che non è chiaro è quanto e come saranno coinvolti i docenti e una delle potenziali soluzioni è quella della volontarietà del personale docente per l’attivazione dei laboratori di “recupero”.

Per il completamento delle attività di sostegno della didattica digitale nelle Regioni del Mezzogiorno (compreso l’acquisto di dispositivi) sono stanziati ulteriori 35 milioni. Le risorse sono destinate all’acquisto di dispositivi e strumenti digitali individuali, anche al fine di assicurare una connettività di dati illimitata, da concedere in comodato d’uso alle studentesse e agli studenti meno abbienti, anche nel rispetto dei criteri di accessibilità per le persone con disabilità, nonché per l’u piattaforme utilizzo delle piattaforme digitali per l’apprendimento distanza.

Decreto Sostegni – Misure a sostegno delle università, delle istituzioni di alta formazione artistica, musicale e coreutica e degli enti di ricerca

«Il Fondo per le esigenze emergenziali del sistema dell’università, delle istituzioni di alta formazione artistica musicale e coreutica e degli enti di ricerca […], in considerazione del protrarsi dello stato di emergenza deliberato dal Consiglio dei ministri in data 31 gennaio 2020, è incrementato, per l’anno 2021, di 78,5 milioni di euro. L’incremento di cui al presente comma è destinato, in considerazione dell’emergenza in atto, all’acquisto di dispositivi digitali per gli studenti ovvero piattaforme digitali per la ricerca o la didattica a distanza, nonché agli interventi di ammodernamento strutturale e tecnologico delle infrastrutture per lo svolgimento delle attività di ricerca o didattica».

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TAG: COVID-19, Decreto Sostegno, governo Draghi, scuola, Università
CAT: Governo

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