Regole di insensato lockdown

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14 Aprile 2020

A Berlino, Bruxelles, nel Regno Unito non è stato fatto divieto alle persone di uscire di casa – è stato anzi consigliato di uscire, fare attività fisica, prendere aria purché venga rispettata la distanza minima dalle altre persone. Le autorità non hanno imposto ai cittadini un lockdown basato sui divieti vessatori,  hanno indicato il dovere civile di andare in giro preservando la sicurezza delle altre persone, cioè restando a distanza.

In alcune regioni italiane – tra le quali la Lombardia – è stato imposto il limite dei 200 metri. Chi avesse bisogno di rompere la reclusione domiciliare per sgranchirsi le ossa, far prendere aria al pupo, soddisfare i bisogni primari del cane non si può allontanare oltre circa 200 passi da casa.
In che modo restare sotto casa aiuta a ridurre il contagio?

Chi vive in un’area densamente popolata di persone e servizi, se resta nel perimetro di 200 metri si imbatte in molte altre persone in spazi pedonali angusti. Le persone in coda al supermercato, alla farmacia o dal tabaccaio; i rider in strada, i cani del quartiere infrattati nelle aiuole – tutti lì concentrati.

Perché una persona deve essere sanzionata per stare fuori da sola, in un’area vuota? Siamo tutti liberi di andare al supermercato, restare in coda per ore su un marciapiede con centinaia di altre persone, girare per gli scaffali a distanze umane spesso inferiori al metro simbolico di legge. Perché trovarsi da soli all’aperto non si può?

200 metri è una cifra discrezionale, arbitraria, insensata. Perché non 100 o 1000? Tanto valeva imporre il copri-fuoco totale, vietare di portare il cane a fare cacca e pipì. Vietare ai bambini di giocare solo con mamma e papà all’aria e al sole. Vietare alle persone ogni forma di movimento fisico.

L’obiettivo del lockdown non è criminalizzare le persone per il diffondersi del Coronavirus, ma responsabilizzare i cittadini rispetto al dovere di non costituire alcun pericolo per nessun altro. Il primo dei doveri è restare distanti da ogni altra persona che non sia già una con cui si condivide casa. Il divieto non deve essere “non uscire”, ma “esci senza danneggiare nessuno”. Le persone che vivono questa contraddizione – salute vs polizia – non obbediscono alla regola, sarebbe folle. Accettano il rischio di dover spiegare al poliziotto per quale ragione civica sia stato costretto a disobbedire al divieto di allontanarsi da casa.

Stato e Regioni italiane hanno scelto la strada della criminalizzazione, con il compiacimento dei media mainstream. Paginate di carta e servizi quotidiani dei TG con un messaggio unico: la colpa del contagio è dei “furbetti”, la lotta è contro di loro. E no, la colpa è dei tamponi che non si fanno, dei medici senza protezioni, degli ospedali trasformati in covi di diffusione virale, delle mascherine che non si trovano, dell’assoluta incertezza su come faremo dopo.

Come potremo tornare a prendere i mezzi pubblici? Come andremo al supermercato senza fare file di ore e fare la spesa in sicurezza? Come torneremo alle attività sportive che tutti i medici ci hanno sempre raccomandato di non interrompere mai? Come andremo al bar, al ristorante e a casa di amici a cena? Come andremo nei parchi, nelle aree gioco per bambini, al mare? Come prenderemo un bike o un carsharing, senza rischiare di contagiare o essere contagiati?

Le forze dell’ordine fanno più paura del virus. Mai viste in uno spiegamento continuativo così. Fermano il papà col quattrenne, la signora col cane, il giovane in tuta. Li fanno sentire criminali. Perché? Sono soli, nessuna persona nel raggio di centinaia di metri: non stanno facendo nulla di pericoloso per la salute pubblica. Stanno solo violando una norma stupida che imporrebbe loro di esporsi al contatto ravvicinato con molte persone.

Stato di Emergenza non significa subìre obblighi e divieti che con la salute pubblica non c’entrano nulla. E’ il momento di chiedere spiegazioni, contestare e, se necessario, disobbedire.

@kuliscioff

 

TAG: coronavirus, lockdown, lombardia
CAT: Governo, Milano

8 Commenti

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  1. ermetetrismegisto 4 anni fa

    Che noia… ti manca un pò di praticità nell’utilizzo distorto delle concessioni, non è la passeggiata in se ad essere pericolosa, non è vietata perché ci si contagia con una passeggiata al mare o in montagna da soli.
    Tale possibilità è stata vietata per disincentivare gli assembramenti: cosa sarebbe successo se tutti quanti, il giorno lunedì 13 aprile, fossimo stati colti da una inspiegabile voglia di fare UNA PASSEGGIATA sul monte, al lago o in spiaggia? Quale sarebbe stata la differenza con una pasquetta senza pandemia? Ti ricordo che per praticità i controlli si fanno in itinere, e non nelle case private o sulle montagne e nei boschi. Tutti i fermati sarebbero stati autorizzati a fare la passeggiata e poi incontrarsi COME PER MAGIA sul monte, tutti al lago a fare baldorie, ogni famiglia con la sua macchina, basta quello per fare quello che ci pare. Poi a quel punto vale anche tutti nelle seconde case, tutti in giro. Non avete ancora capito che lo stato in questo momento è impegnato in altri compiti e non può mettersi a controllare il traffico, o gestire le cose come una festività qualsiasi?

    Rispondi 1 3
  2. wanda-portaluppi 4 anni fa

    Sono piu che daccordo con questo articolo
    Solo chi ha voce da fare arrivare al governo puo farci uscire da questa reclusione

    Rispondi 2 1
  3. danileo 4 anni fa

    Perchè una persona deve stare da sola?
    Perchè potrebbe contagiare altre persone, che potrebbero contagiare un anziano o una persona debole, che potrebbe morire per questo.
    Perchè entro 200m?
    Perchè statisticamente è una distanza sufficiente a coprire le necessità come la spesa.
    Perchè in latri paesi si sono affidati al buon senso dei cittadini senza porre restrizioni?
    Perchè non hanno 700 morti al giorno.
    Perchè la Regione non monitora, non fa sufficienti tamponi, non agisce per fermare davvero l’epidemia?
    Perchè sono incompetenti.
    Altre domande?

    Rispondi 0 3
  4. danileo 4 anni fa

    Perchè una persona deve stare da sola?
    Perchè potrebbe contagiare altre persone, che potrebbero contagiare un anziano o una persona debole, che potrebbe morire per questo.
    Perchè entro 200m?
    Perchè statisticamente è una distanza sufficiente a coprire le necessità come la spesa.
    Perchè in latri paesi si sono affidati al buon senso dei cittadini senza porre restrizioni?
    Perchè non hanno 700 morti al giorno.
    Perchè la Regione non monitora, non fa sufficienti tamponi, non agisce per fermare davvero l’epidemia?
    Perchè sono incompetenti.
    Altre domande?

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  5. marcodea 4 anni fa

    Sono più che d’accordo su tutto. Da medico, anche se non virologo, ho provato anche a spiegare (sulla pagina Facebook profdeangelis) il perché sarebbe meglio far uscire le persone all’aria aperta, a fare attività fisica LONTANO da casa.

    Rispondi 0 2
  6. marcodea 4 anni fa

    Sono più che d’accordo su tutto. Da medico, anche se non virologo, ho provato anche a spiegare (sulla pagina Facebook profdeangelis) il perché sarebbe meglio far uscire le persone all’aria aperta, a fare attività fisica LONTANO da casa.

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  7. francescomartini 4 anni fa

    Sono assolutamente d’accordo con l’autrice. Aggiungo che, visto che, dati alla mano, in Italia le persone da 0 a 40 decedute CON il coronavirus (e non PER) sono ad oggi 47 (con indice di ospedalizzazione dell’1%) e che il 75% dei deceduti ha più di 70 anni, sarebbe invece auspicabile che questa fascia di età, se non vive a stretto contatto con persone a rischio, stia quanto più a contatto con altri. Far si ché le persone da 0 a 40 anni si contagino vuol dire creare in 20 giorni una barriere immunitaria che proteggerebbe, una volta negativizzati, i famosi anziani che sono i più deboli. La verità però non sta in una strategia sanitaria qualificata ma nel fatto che l’Italia non si è depurata del fascismo che è invece molto presente. La maggioranza del popolino ignorante e repressivo pensa di risolvere tutto con la costrizione e la condanna. In questo momento dal dopoguerra in poi è quantomai impossibile ragionare e far ragionare il popolino senza essere aggrediti da trogloditi pronti a gridarti insulti. Sono proprio infelice per essere capitato in una Italia gretta e meschina come questa. Preferivo quella umile e fiduciosa del dopoguerra nel quale la parola d’ordine era aiutarsi a vicenda.

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  8. francescomartini 4 anni fa

    Mi scusino i gestori del sito ma il sistema funziona male il commento viene postato più volte.

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