Caro-affitti: si riaccende la protesta delle “Tende in piazza”
A Milano torna a farsi sentire la protesta contro il caro-affitti delle “Tende in piazza”. Il prossimo 16 e 17 settembre è infatti in programma una assemblea nazionale che si svolgerà dove tutto è cominciato a maggio con lo sciopero di Ilaria Lamera, la prima ad accamparsi in una tenda in piazza Leonardo Da Vinci davanti alla sede del Politecnico, dando il via ad una protesta cresciuta in tutta Italia e che non riguarda solo gli studenti.
Ecco il comunicato ufficiale
16-17 Settembre 2023 – Piazza Leonardo da Vinci, Milano
TENDE IN PIAZZA, ASSEMBLEA NAZIONALE
DUE GIORNATE DI DISCUSSIONE E LOTTA
Sono passati pochi mesi da quando in Piazza Leonardo da Vinci a Milano cominciava l’occupazione contro i prezzi folli dell’abitare studentesco e l’insostenibilità del carovita: la nostra rabbia e l’indignazione hanno preso corpo in decine di tende che hanno riempito lo spazio di fronte al Politecnico.
Nella Milano dei grattacieli e dei grandi eventi qualcosa si è inceppato: la falsa narrazione della metropoli sfavillante ricca di opportunità ha lasciato spazio alla triste concretezza di una città schiacciata dal precariato e dalla povertà, in cui vivere dignitosamente è sempre più difficile.
In pochi giorni le proteste dal basso sono cominciate in tanti altri Atenei italiani e la mobilitazione delle “Tende” ha assunto un rilievo nazionale, permettendo a studenti e giovanɜ precarɜ di prendere parola con forza, obbligando anche Governo, Amministrazioni locali e Rettori a rispondere.
Tra le tende di Piazza Leonardo si è pian piano creata una piccola comunità che ha saputo nelle settimane diventare una voce importante in città, connettendosi anche alle tante esperienze di lotta sui temi dell’abitare, del mutualismo e del diritto alla città.
Nel corso del tempo è stato impossibile non accorgersi di come le politiche sociali della nostra città siano totalmente dettate dal profitto di pochi, di come la sofferenza e le fatiche di gran parte della popolazione passino in secondo piano davanti ai progetti del grande capitale speculativo. Noi non ci stiamo, non siamo dispostɜ ad accettare il silenzio assenso che circonda qualsiasi disastro socio-abitativo delle nostre città, siamo prontɜ a lottare contro la speculazione selvaggia a discapito delle nostre vite!
In questi mesi il Governo (nazionale e regionale) e il Comune di Milano non hanno mostrato alcun interesse concreto per i nostri bisogni, ci hanno bombardato solo di falsi e roboanti annunci sui giornali o di iniziative di facciata.
Come il tavolo fallimentare sul “Canone Concordato” a cui l’assessore alla casa Maran teneva tanto presenziassimo, ma che ha portato risultati ben lontani dalle nostre richieste, oppure il rinvio governativo alla terza rata del PNRR dei fondi per gli studentati pubblici.
Noi siamo furiosɜ! E con l’occupazione temporanea dello studentato di Viale Romagna abbiamo voluto ribadire che quelle giornate passate con i piedi nel fango e le tende piegate dalla pioggia sono state solo l’inizio, la nostra lotta non può e non deve fermarsi!
Lo abbiamo detto anche durante l’estate, incontrando altre realtà autorganizzate italiane con cui vogliamo confrontarci ancora per poter costruire nuovi e più ampi momenti di lotta in autunno, consapevoli che i problemi che ci hanno spinto alla protesta non sono presenti solo a Milano.
Sappiamo bene che è riduttivo limitare la nostra lotta alle sole Università e non abbiamo la pretesa di rappresentare tutti i soggetti sociali in difficoltà; ci sembra quindi necessario un momento di confronto nazionale per conoscerci e darci delle prospettive di lotta comuni!
Siamo fermamente convintɜ che oggi lottare contro il capitalismo non possa prescindere dall’attaccare il carovita e la speculazione, e che questa lotta oggi possa portare a risultati concreti. Lo dimostrano nel nostro piccolo i lavori dello studentato di Viale Romagna, che siamo riusciti a far ripartire, dopo un anno, nonostante il disinteresse delle Istituzioni, restituendo alla città 400 posti letto pubblici. Viviamo un momento storico di fortissima repressione per ogni forma di protesta o ricerca di spazi alternativi a quelli intrisi dalle logiche di profitto; sgomberare gli spazi sociali o le occupazioni abitative significa privare le città di chi arricchisce il territorio e crea reti sociali reali, molto spesso lasciando senza un luogo dove vivere persone che ne avrebbero diritto.
Vi invitiamo quindi il 16 e 17 Settembre in Piazza Leonardo a Milano per confrontarci, condividere esperienze, sviluppare prospettive e costruire mobilitazioni.
I momenti di discussione verteranno attorno a tre tematiche:
- Abitare l’Università: come immaginare l’università del futuro, il diritto allo studio e attraverso quali pratiche renderli possibili;
- Spazi e comunità alternative: cosa significa vivere la mancanza di spazi sociali e abitativi estranei al profitto dentro le città, come invertire questo paradigma? Come resistere alla repressione?;
- Gentrificazione: città per ricchi contro le città per tutti, che funzioni devono avere le nostre città?
Vi aspettiamo per costruire insieme un’alternativa alla violenza che ogni giorno subisce chi è costrettɜ ad abbandonare la città in cui studia perché non può permetterselo, chi aspetta anni le liste d’attesa per entrare in un alloggio popolare mentre milioni di appartamenti rimangono vuoti, chi con uno stipendio medio e una famiglia a carico si è vistə raddoppiare l’affitto perchè ‘’il mercato va così’’, chi sta rimandando il proprio futuro perché prima di avere uno stipendio adeguato devi fare esperienza, chi è statə sgomberatə e non ha un’alternativa dove stare.
Il 16 e 17 settembre avremo bisogno di tutta la vostra forza, di tutto il vostro entusiasmo e di tutta vostra rabbia.
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