I possibili nomi della prossima Commissione Europea

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12 Luglio 2019

Martedì a Strasburgo Ursula von der Leyen proverà a incassare il voto favorevole del Parlamento Europeo per diventare la nuova Presidente della Commissione Europea. Un voto non scontato, soprattutto dopo il niet dei Verdi e del PiS polacco, aderente al gruppo dell’ECR.

Nel frattempo, si diffondono i primi rumors sui componenti della prossima Commissione Europea.

Tra i nomi che potrebbero essere riconfermati, c’è quello di Dombrovskis, lettone del PPE, attuale vicepresidente con delega all’euro e al dialogo sociale, che potrebbe ottenere un portafoglio connesso ai temi finanziari ed economici. Anche la commissaria per l’economia digitale, la bulgara Mariya Gabriel,  e l’austriaco Johannes Hahn (Politica di vicinato), dovrebbero rimanere in quota PPE, ma non è ancora chiaro con quale portafoglio.

Quasi sicuro, poi, appare la riconferma di Margrethe Verstager, liberale che si è fatta conoscere e apprezzare nei cinque anni passati come commissaria per la concorrenza, e di Frans Timmermans, Spitzenkandidat dei Socialisti. Non è ancora chiaro se Verstager riuscirà a riottenere la concorrenza, ma in ogni caso dovrebbe avere un ruolo centrale nella prossima Commissione anche grazie al forte supporto che le deriva dalla stima personali di Emmanuel Macron. Frans Timmermans, dal canto suo, dovrebbe diventare primo vicepresidente della nuova Commissione.

Tra i nuovi papabili membri, Joseph Borrell, socialista spagnolo, dovrebbe avere il ruolo di Alto Rappresentante, mentre il lussemburghese Nicolas Schmt (socialista ed ex Ministro del Lavoro) ha espresso interesse per un portafoglio connesso ai temi sociali. Tra i socialisti è stato anche ipotizzato il nome di Jutta Urpilanen, che non ha mai avuto un ruolo europeo ma è stata in patria Ministro delle Finanze. Non è ancora chiaro cosa potrebbe ottenere la Finlandia, ma in questa prospettiva potrebbe chiedere un portafoglio orientato ai temi ecnomici. Da parte loro, i liberali spingono anche per ottenere il commissario all’energia, che nelle loro intenzioni dovrebbe esser Kadri Simson, estone.

La composizione della Commissione Europea, ad ogni modo, dovrà essere soggetta all’approvazione del Parlamento Europeo così come per il Presidente. In questi giorni, le trattative in corso tra gli Stati Membri per la composizione della Commissione potrebbero influire in maniera rilevante anche nel recupero dei voti favoreli a Von der Leyen, dato che il giro di incontri con i diversi gruppi parlamentari a Bruxelles non è andato particolarmente bene per la tedesca.

Sembra che l’Italia abbia manifestato interesse per avere un commissario alla concorrenza, un ruolo attualmente molto conteso. Non è chiaro se il governo italiano riuscirà a spuntarla, ma in ogni caso rimarrebbe l’incognita di quale portafoglio dare all’Italia (da alcune parti si ipotizza qualcosa connesso all’agricoltura, ma anche l’Irlanda sembra avere gli stessi interessi).

La giornata di martedì sarà sicuramente decisiva, ma intanto occorrerà osservare i movimenti dei giorni precedenti per fare qualche previsione.

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CAT: Istituzioni UE

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