Poesia | Giuseppe Nibali

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12 Giugno 2021

due mesi, niente. La città è andata avanti
verso il mondo universo. Vi colpisce fino
ai buchi dentro i nervi fino ai chiodi tra le
costole. La città ha dato germe. Resistete.
Non muovete il braccio: respirate, restate
come gli uomini che sono uomini due volte
una per l’origine l’altra per il tempo.

***

nuova columbite viene estratta ogni giorno,
le cave sono piene di tantalio. Hanno scritto
l’asterisma su una roccia con più incavi, messo
le coppelle delle Pleiadi, le vie che sapevamo
su una pietra a Chialamberto, primo bosco.

I corpi umani pregano tre volte al giorno,
ripetono mia carne parlandoti mentre fuori: buio,
nulla in mille corpi dolore elettrico viene

 

 

*

Giuseppe Nibali è nato a Catania nel 1991. Si è laureato in Italianistica presso l’Università di Bologna. Giornalista pubblicista, dal 2017 al 2019 è stato direttore editoriale della rivista online Midnight Magazine. È direttore responsabile di Poesia del nostro tempo e curatore del progetto Ultima. Collabora con Le Parole e le cose, La Balena Bianca e con il magazine Treccani. Ha pubblicato i libri di poesia La voce di Cassandra – Studi sul corpo di una vergine (Origini edizioni, 2015) e Come dio su tre croci (affinità elettive, 2013). I testi selezionati fanno parte della silloge Scurau in uscita per Arcipelago Itaca. 

Illustrazione di Ilaria Mai.

TAG: Giuseppe Nibali, Inediti, poesia
CAT: Letteratura

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