La moda e le mode

Brunello Cucinelli: l’innovatore garbato del quiet luxury

di Chiara Perrucci 11 Dicembre 2025

Dal sogno di Solomeo al docufilm di Giuseppe Tornatore: la vita epica dell’imprenditore che ha trasformato il cashmere italiano in un manifesto di bellezza e umanità

 

Con “Brunello, il visionario garbato, Giuseppe Tornatore firma un docufilm che non racconta semplicemente la vita di un imprenditore, Brunello Cucinelli, ma la trasforma in un’epopea morale. Presentato al nuovo Teatro 22 di Cinecittà, il film — impreziosito dalle musiche inedite di Nicola Piovani — costruisce un itinerario poetico attraverso i 72 anni di vita di Cucinelli, restituendo il ritratto di un uomo che ha saputo elevare il lavoro, la comunità e la bellezza a principi fondativi. Tornatore intreccia passato e presente con un linguaggio visivo che richiama il cinema spirituale di Bergman e la narrazione classica degli affreschi medievali. Cucinelli bambino, adolescente e adulto camminano insieme nei luoghi simbolo della sua vita. La natura umbra — la neve, i campi, le colline — diventa un personaggio, un destino, un presagio. Il filo narrativo del docufilm è una lunga partita a carte: metafora della vita, della strategia, dell’intuito. La partita evoca il Settimo Sigillo, ma il finale è diverso: qui l’uomo non perde contro il destino. Lo anticipa, lo comprende, lo piega con mitezza e intelligenza, tracciando — come diceva suo padre — “solchi dritti”, nella terra e nella vita. Il risultato è un film che non celebra solo un marchio, ma una visione del mondo.

L’infanzia sulle colline umbre: dove nasce la filosofia di un imprenditore umanista

Brunello Cucinelli  nasce nel 1953 in una famiglia di contadini di Castel Rigone, in Umbria. L’infanzia è fatta di albe e tramonti, di stagioni osservate come leggi cosmiche, di un’educazione al sacrificio mai disgiunta dalla meraviglia. La povertà non è ferita: è rivelazione. È in quella semplicità che Cucinelli scopre le prime forme di bellezza naturale, e soprattutto impara il rispetto: per la terra, per il lavoro, per la dignità delle persone. La filosofia che guiderà tutta la sua vita — un umanesimo economico — è già presente, in nuce, in quei primi anni. Le letture di Platone, seminategli nella mente da uno zio colto, germogliano come idee pronte a fiorire.

Dal primo cashmere colorato al regno del quiet luxury

Il giovane Brunello non ha capitali, ma ha un’intuizione: tingere il cashmere in colori vivi, eleganti, inaspettati. Nel 1978 nasce la sua azienda. Nasce anche un nuovo modo di intendere la moda: non lusso esibito, ma lusso pensato, calmo, armonioso. Il quiet luxury — oggi trend globale — in realtà nasce a Solomeo, molto prima della sua definizione contemporanea. Brunello Cucinelli costruisce un brand che parla attraverso la qualità: fibre nobili, artigianalità estrema, silhouettes essenziali, bagliori discreti di paillettes e fili metallici che ricordano, poeticamente, le stelle che osservava da bambino. Il suo obiettivo non è mai stato seguire la moda, ma costruire un’etica della bellezza.

Solomeo: il laboratorio dell’anima e della moda

Il cuore del progetto Cucinelli è il borgo di Solomeo . Qui l’imprenditore ha dato forma alla sua utopia: recuperare pietre, case, teatri, strade, creando un luogo dove vivere e lavorare con dignità. Solomeo non è solo la sede dell’azienda: è un’opera d’arte totale.
È un borgo restaurato pietra dopo pietra, dove si respirano silenzio, lentezza, proporzione. Dove ogni muretto, ogni vela di ulivo, ogni officina artigiana racconta la stessa idea: che la bellezza può essere costruita, custodita, restituita al mondo. È qui che Cucinelli incide nella pietra il pensiero di Kant sul “cielo stellato sopra di me e la legge morale dentro di me”. Non un motto, ma un destino.

Il docufilm come manifesto di vita

Tornatore non racconta un imprenditore: racconta un eroe classico che cresce, cade, si rialza, trova la sua missione e la difende. Il docufilm mette ordine, ritmo e poesia in una vita già nota, ma non ancora raccontata così. E lo fa senza enfasi, con quella stessa “garbatezza” di cui il titolo si fa portavoce. In un’epoca di fast fashion, automazione e consumo veloce, la visione di Cucinelli appare radicale: mettere al centro l’umano, produrre senza sfruttare, coltivare cultura e bellezza come beni primari, credere che un’azienda possa essere comunità, e che il lusso possa essere discreto, meditato, gentile. È questa filosofia, più ancora del cashmere, a rendere Cucinelli un unicum nel panorama mondiale della Moda.

Brunello Cucinelli. Courtesy of Brunello Cucinelli.
“BRUNELLO il visionario garbato” il docufilm di Giuseppe Tornatore.
Il Borgo di Solomeo.
Alcune creazioni dell’ultima colllezione uomo-donna Brunello Cucinelli. Courtesy of Brunello Cucinelli.
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