La moda, le mode

“Casa Mariù”: l’eredità di Giorgio Armani per l’infanzia più fragile

di Chiara Perrucci 23 Settembre 2025

In memoria della madre Maria Raimondi, il progetto solidale promuove l’istruzione e la cura dei bambini a rischio in sei Paesi del mondo, con il supporto di Caritas Ambrosiana e partner locali. Lo avrebbe annunciato lo stesso stilista al termine della sfilata celebrativa per i 50 anni della Maison il prossimo 28 settembre a Brera, durante la Milano Fashion Week

Un’infanzia più serena, un’educazione garantita, un futuro che inizia da subito: è questo il cuore di Casa Mariù”, l’iniziativa internazionale fortemente voluta da Giorgio Armani   per sostenere i bambini più vulnerabili del mondo, promuovendone il diritto all’istruzione e alla crescita in ambienti sicuri. Un progetto carico di significato personale e sociale, che lo stesso stilista avrebbe voluto annunciare in occasione del cinquantesimo anniversario della maison Armani con la sfilata celebrativa nel cortile d’onore del Palazzo della Pinacoteca di Brera, il prossimo 28 settembre a chiusura della Milano Fashion Week e dedicato alla madre di Giorgio Armani, Maria Raimondi, affettuosamente chiamata “Mariù”.

«In un anno per me così importante, sento particolarmente forte la spinta a restituire il bene che ho ricevuto», aveva dichiarato Armani. «Ho ripensato alla mia infanzia, a quanto mia mamma ci abbia protetti e sostenuti. Per questo ho voluto dedicare a lei questa iniziativa, attraverso la quale mi auguro di poter avere un impatto concreto e positivo sulla vita di tanti bambini e delle loro famiglie».

Otto progetti in tre continenti

 

Casa Mariù prende forma concreta grazie alla collaborazione con Caritas Ambrosiana, storico punto di riferimento per la solidarietà sociale a Milano e nel mondo. La rete di intervento include otto strutture dedicate all’infanzia, attive in sei Paesi distribuiti tra Africa, Asia e America Latina.

Nel Camerun, a Mouda, Casa Mariù sosterrà l’asilo nido della Fondazione Betlemme (Pime), garantendo assistenza sanitaria e nutrizionale a 60 neonati orfani o abbandonati, oltre a cure mediche per oltre 2.000 pazienti ogni anno.

In Thailandia, nella regione di Chiang Rai, il progetto finanzierà terapie, farmaci, borse di studio e personale specializzato per il Centro San Giuseppe (Pime), punto di riferimento per l’assistenza a bambini e ragazzi con disabilità.

In Bangladesh, a Suihari, Casa Mariù contribuirà alla ristrutturazione di una scuola con dormitorio per 160 bambini, di cui 25 con disabilità, assicurando loro supporto educativo, sanitario e sociale.

Nelle Filippine, nella cittadina di Tay Tay, l’iniziativa sosterrà una scuola gestita da Caritas che accoglie bambini provenienti dalle isole più povere dell’arcipelago.

In Nicaragua, nel quartiere difficile di Nueva Vida a Ciudad Sandino, il progetto affiancherà la scuola “Redes de Solidaridad”, offrendo a circa 230 bambini un ambiente sicuro per apprendere e crescere.

Infine, in Perù, Casa Mariù collaborerà con Operazione Mato Grosso, organizzazione fondata da don Ugo De Censi, in tre località: Yanama, Tauca e Nuevo Chimbote, tra le baraccopoli più povere del Paese, per garantire istruzione e protezione ai più piccoli.

Istruzione, dignità, futuro

«L’azione internazionale di Caritas non nasce da presupposti assistenzialistici, ma dal desiderio di promuovere la dignità e lo sviluppo integrale di ogni persona», ha dichiarato Luciano Gualzetti, direttore di Caritas Ambrosiana fino al 31 agosto e ideatore del progetto. «Istruire ed educare sono obiettivi primari: non c’è riscatto dalla povertà senza conoscenza e consapevolezza».

La visione di Casa Mariù è coerente con la missione di Caritas Ambrosiana, nata nel 1974 per promuovere la carità e lo sviluppo umano integrale nei territori ambrosiani e oltre. L’organizzazione ha coinvolto anche i missionari del Pime e l’Operazione Mato Grosso per garantire un intervento capillare, efficace e radicato nei contesti locali.

Un lascito che parla al cuore

Più che un progetto, Casa Mariù rappresenta una vera e propria eredità valoriale lasciata da Giorgio Armani . Un gesto che travalica il mondo della moda per abbracciare quello dell’impegno sociale e della solidarietà concreta. Un’iniziativa che nasce dal ricordo di una madre e si traduce in speranza per migliaia di bambini.

Con Casa Mariù, Giorgio Armani ha voluto firmare ancora una volta,  forse l’abito più importante della sua carriera: non un abito, ma un futuro migliore per l’infanzia più fragile.

Commenti

Devi fare login per commentare

Accedi

Gli Stati Generali è un progetto di giornalismo partecipativo

Vuoi collaborare ?

Newsletter

Ti sei registrato con successo alla newsletter de Gli Stati Generali, controlla la tua mail per completare la registrazione.