Il caldo può avere effetti gravi soprattutto sui malati cronici

Benessere

Caldo e vulnerabilità: serve più attenzione (e prevenzione)

26 Giugno 2025

Il caldo violento di questi giorni può avere effetti negativi molto seri soprattutto sui malati cronici.

Con l’arrivo dell’estate, tornano puntuali le allerte meteo: ondate di calore, temperature record, città da “bollino rosso”. Ma dietro le previsioni meteorologiche si nasconde una realtà ben più complessa, che coinvolge milioni di persone fragili nel nostro Paese.

In Italia, secondo i dati ISTAT, oltre 14 milioni di cittadini hanno più di 65 anni (circa il 24% della popolazione), e quasi il 40% di loro convive con almeno una malattia cronica, come diabete, patologie cardiovascolari, respiratorie o neurologiche. Per queste persone, l’estate non è solo una questione di disagio: può diventare un rischio concreto per la salute e la qualità della vita.

Eppure, difendersi dal caldo è possibile, anche senza soluzioni tecnologiche complesse. Serve consapevolezza, buone abitudini e persino un pizzico di ingegno quotidiano.

 

Strategie semplici per vivere meglio

Molti non dispongono di aria condizionata, oppure non la tollerano. Tuttavia, creare un ambiente più vivibile è possibile anche con mezzi semplici: una bottiglia d’acqua ghiacciata davanti al ventilatore, tende a a produrre leggere spruzzate d’acqua, tapparelle abbassate nelle ore più calde. Sono piccoli gesti, ma efficaci.

L’idratazione è fondamentale, specialmente per chi fatica a regolare la temperatura corporea. Ma non basta bere: spruzzare acqua fresca su viso, braccia e gambe, o utilizzare braccialetti refrigeranti, può offrire sollievo in modo immediato. Anche l’abbigliamento ha un ruolo: cotone, lino, colori chiari e linee morbide aiutano il corpo a traspirare.

 

Quando il caldo amplifica le fragilità dei malati cronici

Le persone affette da patologie neurologiche, come la sclerosi multipla, sperimentano spesso un peggioramento dei sintomi anche con piccoli aumenti di temperatura. La stanchezza, la debolezza e i disturbi cognitivi si intensificano, rendendo ancora più importante evitare sforzi nelle ore più calde e creare spazi freschi dove potersi rigenerare.

Un supporto concreto arriva dall’app “Caldo e Salute” del Ministero della Salute, che offre aggiornamenti in tempo reale sulle città a rischio e consigli personalizzati. AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla) mette sempre a disposizione il numero verde 800-803028, attraverso il quale è possibile parlare direttamente con neurologi e ricevere indicazioni mirate, non solo in caso di caldo.

 

Farmaci, alimentazione e sonno: tre fronti da non trascurare

Il caldo influisce anche sull’efficacia dei farmaci: alcuni perdono potenza se conservati sopra i 25°C, altri diventano potenzialmente dannosi. È essenziale leggere sempre le istruzioni, non lasciare medicinali al sole o in auto, e utilizzare borse termiche per i farmaci refrigerati.

Anche l’alimentazione deve adattarsi: piatti freschi, leggeri, ricchi d’acqua, come insalate, frutta, yogurt e legumi, sono preferibili a cibi grassi o zuccherati. Per le bevande, meglio acqua a piccoli sorsi durante la giornata, evitando bibite ghiacciate o gassate.

Infine, il sonno. Dormire bene, anche senza aria condizionata, è possibile con piccoli accorgimenti: raffreddare il cuscino, utilizzare panni umidi, dormire in ambienti ombreggiati e silenziosi.

 

Tecnologia e consapevolezza: strumenti per la salute

Gli strumenti digitali, se usati con equilibrio, possono essere alleati preziosi: dai mini condizionatori portatili agli smartwatch che ricordano di bere, fino ai timer da cucina che aiutano a stabilire una routine. Anche un semplice promemoria può contribuire a migliorare il benessere quotidiano.

Prendersi cura di sé, specie in estate, non è segno di fragilità, ma di consapevolezza. Saper leggere i segnali del corpo, chiedere aiuto quando serve, e costruire piccole strategie di adattamento è un atto di responsabilità verso sé stessi e verso la comunità.

Con oltre 24 milioni di italiani che convivono con una patologia cronica (dati Ministero della Salute), e con l’invecchiamento progressivo della popolazione, prevenire i rischi da caldo estivo è una sfida di salute pubblica. Ma affrontabile.

 

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