Giornalismo
Gli spari stanno finendo, ora una striscia di ottimismo
Come ogni settimana, ecco i fatti più importanti dei giorni passati
Attacco russo a Leopoli. I raid di Mosca hanno sterminato una famiglia di quattro persone, tra cui un’adolescente, colpito le infrastrutture energetiche essenziali con l’inverno alle porte e hanno sfiorato un treno sul quale viaggiavano 110 attivisti pacifisti italiani di ritorno dalla decima missione Mean – Movimento europeo di azione non violenta – partiti da Kiev e diretti al confine polacco. Per loro tanta paura, ma tutti illesi e assistiti dalle ambasciate italiane a Kiev e a Varsavia e dalle autorità ucraine.
(Ansa)
Il centrodestra stravince in Calabria come da pronostico. Doppietta per la maggioranza dopo le Marche. Roberto Occhiuto è il primo governatore a strappare il bis. Il vincitore arriva al 57,3%, lo sfidante del campo largo, il 5 Stelle Pasquale Tridico, si ferma al 41,7%. Nel centrodestra, FI è il primo partito: 18%, più la lista Occhiuto al 12,4%, terza FdI all’11,6%, quarta la Lega al 9,4%.
Questa settimana ricorre il triste anniversario del 7 ottobre 2023, in cui Israele si è svegliato in un incubo: all’alba migliaia di terroristi guidati da Hamas hanno lanciato un attacco contro la barriera difensiva a separazione con la Striscia di Gaza, danneggiato i sistemi di sorveglianza e attaccato le basi militari e le comunità civili al confine, sciamando nel sud del Paese. Tra gli obiettivi, anche il Nova Festival, un raduno di musica vicino. È stato il più terribile massacro di ebrei dai tempi della Shoah: in 1.200 sono stati uccisi, nella stragrande maggioranza israeliani ma anche lavoratori stranieri, principalmente asiatici, e 251 sono stati rapiti e trascinati, vivi o morti, nella Striscia di Gaza. Quarantotto di loro sono ancora lì.
(IlTempo)
Lunedì il primo ministro francese Sébastien Lecornu ha annunciato le dimissioni, dopo che il suo nuovo governo era appena entrato in carica. Il presidente francese Emmanuel Macron le ha accettate, dopo avergli chiesto di restare in carica qualche giorno per condurre un ultimo giro di negoziati con i partiti: Lecornu è il quinto primo ministro francese a dimettersi in poco più di un anno.
Nulla impedisce a Macron di provare, come già fatto in precedenza, a nominare un nuovo primo ministro per cercare di formare un governo più stabile. Un’altra ipotesi è che questa volta, vista la gravità della crisi politica, Macron decida di sciogliere l’Assemblea Nazionale e organizzare elezioni anticipate.
(IlPost)
Il parlamento Ue riunito in sessione plenaria a Strasburgo conferma l’immunità per Ilaria Salis, l’attivista antifascista accusata di lesioni a due militanti neonazisti e liberata dal carcere di Budapest dopo quindici mesi di detenzione soltanto in seguito alla sua elezione a eurodeputata. Salis passa con un solo voto di scarto: 306 voti favorevoli, 305 contrari, 17 astenuti e 100 assenti. Il parlamento si è espresso a scrutinio segreto.
Non passa quindi la linea a favore dell’arresto di destre e Ppe. Salvini polemizza con Forza Italia a caccia dei franchi tiratori.
Alta tensione e scontri in centro a Bologna per la manifestazione non autorizzata dei Giovani Palestinesi lo scorso 7 ottobre. Sono arrivati con le bandiere in piazza del Nettuno nonostante il no di Questura, sindaco e più parti politiche oltre al Viminale. Poche frasi al megafono e subito gli attivisti sono stati ‘accerchiati’ dalle forze dell’ordine. Tensione, scontri, cariche di alleggerimento poco dopo in via Rizzoli e in via Ugo Bassi per i manifestanti che nel frattempo sono diventati un migliaio. Le forze dell’ordine hanno usato anche gli idranti. Lanciate pietre e bombe carta contro la polizia anche in via Righi. Il corteo si è sciolto prima di mezzanotte.
Il presidente USA Donald Trump, poco prima dell’una italiana di giovedì scorso, ha annunciato il raggiungimento dell’accordo in Medio Oriente. Secondo l’intesa, l’Idf si ritirerà da gran parte della Striscia (resterà solo a Rafah). Poi entro 72 ore gli ostaggi ancora vivi saranno liberati. Ma per Abc News manca ancora l’intesa sul disarmo di Hamas: i negoziati dovranno andare avanti. “Date al presidente Donald Trump il premio Nobel per la Pace, lo merita”. Lo ha scritto su X il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu.
Nel centrodestra vengono confermati i nomi dei candidati presidente che correranno per le Regionali del 23 e 24 novembre. Si tratta di: Edmondo Cirielli (FdI) in Campania, Luigi Lobuono (civico) in Puglia e Alberto Stefani (Lega) in Veneto: «La coalizione, come sempre, darà il massimo supporto ai suoi candidati» dichiarano Giorgia Meloni, Antonio Tajani, Matteo Salvini e Maurizio Lupi. Meloni, da federatrice del centrodestra, accetta la «particolarità» veneta e cede la guida della Regione al Veneto, con l’assicurazione se possibile pubblica che la Lombardia — a suo tempo — sarà ceduta a FdI. Salvini: “Il candidato presidente in Lombardia non è legato al Veneto”.
L’esercito israeliano manterrà il controllo del 53% della Striscia di Gaza dopo la prima fase del piano di pace targato Trump che sarà a Gerusalemme entro domenica 12 ottobre per annunciare la fine della guerra e il ritorno a casa degli ostaggi, la cui operazione è stata nominata “Ritorno ai confini’. Ad annunciarlo è lo stesso governo guidato da Netanyahu. Dunque dopo l’iniziale cessate il fuoco, dopo il ritorno a casa dopo due anni di 20 ostaggi vivi e il rilascio dei corpi di altri 28 ostaggi deceduti negli ultimi mesi, previsto lunedì, e dopo la liberazione di oltre 1900 detenuti palestinesi, Tel Aviv manterrà la sua presenza su oltre la metà della Striscia.
Caso Almasri, niente processo per il ministro della Giustizia Carlo Nordio, quello dell’Interno Matteo Piantedosi e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano. La Camera dei deputati ha infatti detto no all’autorizzazione a procedere per tre rappresentanti del governo. L’Aula, dove poco prima del voto è arrivata anche la premier Giorgia Meloni, ha negato l’autorizzazione proposta dalla Giunta. Sarebbero una ventina i deputati della minoranza che hanno votato no all’autorizzazione a procedere nei confronti del ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, compresi quelli di Italia viva. Quindici invece quelli per Nordio e Mantovano.
(Avvenire)
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