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Cibo

Un caffè? No grazie mi abbuffo

di Massimo Ferrarini
30 Agosto 2022

D’accordo siamo in vacanza, per qualche giorno è lecito concedersi qualche sgarro, si può pure esagerare, ma a tutto c’è un limite. Mi riferisco al ricco buffet delle colazioni offerte dalle strutture alberghiere, resort, villaggi ecc. Di tutto e di più come è giusto che sia, l’offerta deve essere abbondante e accontentare tutti i gusti e tutte le abitudini alimentari, dolce, salato, frutta, bevande calde e fredde, alimenti per clienti vegetariani, vegani, un trionfo di proteine e carboidrati, insomma nella maggior parte dei casi non manca nulla. Per la sua grande felicità, ecco che si avvicina al buffet il classico turista, diciamo europeo, (quindi anche italiano, ma non volevo indicarlo così spudoratamente) si fa strada incuriosito in senso orario e anti orario se la ricca esposizione delle cibarie è circolare, in linea retta, avanti e indietro, se l’offerta è esposta su lunghi tavoli abbinati tra loro. La cosa si complica se le leccornie sono esposte in differenti reparti divise per tipologia, allora il turista in questione va in confusione, non riesce a rendersi conto per bene di quello che c’è; sì perché il primo giro è solamente di perlustrazione, poi arriva la difficile decisione di cosa provare vista la vastità dell’offerta. A questo punto, il nostro turista tipo, adocchia il tavolo dove consumare ciò che non ha ancora deciso di prendere. Si tratta spesso del classico soggetto che a casa fa colazione bevendo un caffè in piedi sulla porta prima di uscire contravvenendo a tutte le buone regole alimentari che indicano la colazione come il pasto più importante della giornata. In vacanza però ci si deve rifare, ed è importante recuperare la buona abitudine di una colazione equilibrata e in relax. Sul relax non ho alcun dubbio che ci riesca, un po’ meno sulla correttezza delle associazioni alimentari. Eccolo in azione dirigersi verso il reparto del salato. Come districarsi tra uova sode, al tegamino, omelettes, occhio di bue, uova strapazzate (scramble eggs, fa più figo) e poi bacon, affettati, formaggi, salsicce? Il nostro uomo inizia con la classica colazione inglese presente nella sua memoria dai tempi della scuola dell’obbligo dove ci insegnavano le abitudini alimentari anglosassoni: uova, bacon, funghi toast e salsicce. Assolutamente non soddisfatto, decide di buttarsi sulla classica colazione all’italiana: brioches, torte, marmellate, miele, cereali, caffè, tutti alimenti sani. Perché poi rinunciare ad una successiva botta salutista? vuoi farti mancare una bella macedonia con yogurt innaffiata da un succo di arancia? Chi se ne frega tanto è tutto compreso nel prezzo dell’alloggio, quindi tutto già pagato. Peccato che la maggior parte del cibo, solamente assaggiato dal nostro ingordo seriale, venga volgarmente buttato, alla faccia dello spreco alimentare. Chissà cosa succede a pranzo e a cena nell’offerta “mezza pensione” o “pensione completa”, è da molto che non frequento le due opzioni. Dimenticavo se il ghiottone si presenta con famiglia al seguito, il tutto va moltiplicato per il numero dei parenti. Forse ho un po’ esagerato, ma non ne sono così sicuro, fateci caso al prossimo vostro soggiorno.

Foto di LangbeinA da Pixabay 

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