Basket
Giorgio Armani e il basket di Milano, una storia d’amore
4 Settembre 2025
Giorgio Armani ha salvato il basket milanese, la sua grande storia, ma soprattutto ha salvato la pallacanestro italiana da un declino irreversibile, ed è doveroso ricordarlo nel giorno della sua morte. Scomparse per vari motivi MPS a Siena, Benetton a Treviso, il Banco Roma nella Capitale, anche il destino di Milano era segnato. Prima del suo arrivo nel 2008, la gloriosa Olimpia Pallacanestro Milano dei trionfi dell’era di Dan Peterson e Mike D’Antoni era finita in una spirale negativa che aveva avuto il punto più basso nella sponsorizzazione della ‘Scopa Pippo’.
Poi è arrivato lui, l’italiano più famoso nel mondo, un esempio di stile, un perfezionista che ha cambiato tutto. Sei scudetti, quattro Coppe Italia, quattro Supercoppe e le Final Four europee nel 2021. Il marketing Olimpia aveva capito subito che si doveva tornare ai fasti del passato e lanciò la frase ‘Red shoes are back’, le mitiche scarpette rosse sono tornate.
E così fu, il digiuno dallo scudetto che durava da quasi 20 anni finì presto e Armani fu subito gratificato dall’affetto del pubblico milanese che tornava al Forum. Ogni volta che entrava al palazzetto c’era un grande applauso. E Giorgio Armani non mancava mai alla partita, sempre in prima fila anche quando l’Olimpia giocava con l’ultima in classifica e anche in trasferta se il momento era delicato. Non nelle capitali europee ma a Montegranaro o a Scafati.
Però l’eleganza non doveva mancare, Dan Peterson racconta che tornato per qualche mese sulla panchina dell’Olimpia fu rimandato in sartoria da Armani che con occhiata ai suoi collaboratori aveva disapprovato la lunghezza del polsino della camicia che fuoriusciva dalla giacca. L’Olimpia versione Peterson non arrivò alla finale scudetto ma almeno il vecchio Dan smise di usare giacche a quadri di due misure più grandi del necessario.
Ad ogni intervallo di partita, anche in un’età ormai diventata molto avanzata, si prestava con un sorriso a decine di selfie con i tifosi, in un’avventura sportiva che certamente aveva un costo economico ma lui non si è mai sottratto a mettere mano al portafoglio se c’era bisogno.
Immagine di copertina tratta da Flickr, autore Bruno Cordioli, licenza Creative Commons
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