Gubitosi lascia Tim, per l’uscita 6,9 milioni di euro

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18 Dicembre 2021

L’ex amministratore delegato di Tim, Luigi Gubitosi si è dimesso dalla carica con effetto immediato, dopo aver raggiunto un accordo con la società che prevede la reciproca rinuncia a ogni pretesa in relazione al rapporto di lavoro dipendente. Luigi Gubitosi ha inoltre rinunciato a qualsiasi pretesa nei confronti della Società in relazione al rapporto di amministrazione. Ad annunciarlo è Tim al termine dell’ultimo lunghissimo cda dell’anno. Gubitosi era amministratore delegato di Tim dalla fine del 2018.

Al prossimo cda, che deve essere convocato, il neo direttore generale Pietro Labriola dovrebbe essere nominato amministratore delegato.

L’accordo prevede il riconoscimento a Luigi Gubitosi di circa 6,9 milioni di euro, da corrispondersi entro il 3 gennaio 2022. “L’accordo – sottolinea Tim – è conforme alla politica di remunerazione di Tim ed è stato approvato all’unanimità dal consiglio di amministrazione, previo parere favorevole del comitato nomine e remunerazione”. Luigi Gubitosi detiene 3.957.152 azioni Tim.

Quanto a Kkr, fondo americano che ha rilanciato la sua sfida per Tim, proprio alla vigilia del consiglio di amministrazione, dicendosi pronto a mettere sul tavolo quasi 40 miliardi, tra i circa 10 dell’offerta di acquisto e 30 per i successivi investimenti di sviluppo, il consiglio di amministrazione ha preso tempo.

“Al momento sono in corso una valutazione dettagliata della manifestazione indicativa non vincolante e un’analisi comparativa della stessa rispetto ad alternative strategiche e prospettive future della società, mirate a decidere, tra le altre cose, se dare accesso alla due diligence richiesta da Kkr. Inoltre si ricorda, come annunciato il 15 dicembre, che il management sta intraprendendo una revisione del piano”, si legge nella nota di Tim a seguito del cda che si è concluso alle 21. “Questo processo è complesso e richiederà dei tempi che in questo momento non sono quantificabili. Il Consiglio e il Comitato si impegnano a procedere, con il supporto degli advisor, in maniera tempestiva ed esauriente, in linea con i doveri fiduciari e nell’interesse di tutti gli stakeholders”.

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TAG: Luigi Gubitosi, TIM
CAT: Telecomunicazioni

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