Marta Moretti: “Il futuro appartiene a coloro che lo preparano oggi”

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27 Giugno 2022

In occasione dei suoi trent’anni, Fondazione Cariplo ha lanciato Looking4, un’iniziativa di ascolto dei territori e delle realtà che anche col sostegno di Cariplo lavorano nel campo del sociale, della cultura e dell’innovazione. Marta Moretti è direttrice Produzione e Sviluppo e direttrice Comunicazione del Consorzio Comunità Brianza. L’abbiamo intervistata.

Marta Moretti con Giovanni Fosti, presidente di Fondazione Cariplo e Dominique Meyer, sovrintendente e direttore artistico del Teatro alla Scala

Che tipo di territorio è il vostro e quali sono i settori in cui intervenite maggiormente? 

Il Consorzio Comunità Brianza (CCB) ha come territorio d’elezione i 55 comuni della Provincia di Monza e Brianza. Dal 2004 ha maturato e consolidato una forte esperienza nell’organizzazione pedagogica e gestionale dei servizi e progetti di rete, nella tenuta delle relazioni con le famiglie e con le Amministrazioni Comunali, nella promozione di relazioni territoriali con molteplici organizzazioni locali, regionali, nazionali.

Gli ambiti d’intervento sono molti:

  •  Abitare e inclusione sociale: rete di appartamenti per l’emergenza abitativa, Agenzia per la Casa, accoglienza migranti e grave marginalità, accoglienza minori stranieri non accompagnati;
  • Educazione, scuola e giovani: interventi in ambito scolastico di prevenzione della dispersione e promozione del successo formativo, interventi specifici sui temi del ritiro sociale e giovani NEET, penale minorile, servizi psicopedagogici per la famiglia;
  • Ambiente, turismo sociale e agricoltura Sociale;
  • Cultura e Luoghi Generativi di Comunità;
  • Formazione, Occupabilità e Impresa giovanile;

Il CCB investe inoltre in iniziative di promozione comunitaria e valorizzazione dei beni comuni: ha gestito – dal 2013 al 2019 – la Villa Tittoni di Desio con iniziative culturali ed eventi, ha in gestione dai Padri Saveriani in comodato d’uso ventennale la Villa Longoni a Desio come opportunità per i ragazzi, i giovani e le loro famiglie (accademy per giovani talenti e scuola bottega con laboratori del fare), ha gestito per 8 anni il Centro Civico Liberthub di Monza, gestisce il Centro polifunzionale “Agliate Community” e appartamenti per il turismo sociale ad Agliate (Ambito Carate Brianza) e gestisce con Make In Progress s.r.l. l’Ex-Filanda di Sulbiate (polo lavoro per giovani talenti). CCB infine è accreditato per la formazione professionale e gestisce una piattaforma – CCB ACCADEMY – per la formazione a distanza; per il tramite di Mestieri Lombardia è accreditato per i servizi al lavoro e gestisce lo Sportello Mestieri Monza.

A livello culturale è una zona attiva? Il progetto Villa Longoni come nasce?

La Brianza è sicuramente un territorio molto vivace a livello culturale, sia se pensiamo alla cultura in quanto patrimonio architettonico e culturale e ai numerosi beni che solo la città di Monza offre  (con il Duomo e la Corona Ferrea, la Villa Reale …), i parchi (dal parco di Monza al parco della Valle del Lambro…), sia se pensiamo a cultura in termini di welfare culturale, eventi, mostre d’arte ….

Il Consorzio Comunità Brianza nel 2019 ha ottenuto in comodato d’uso ventennale dai Padri Saveriani la Villa Longoni di Desio, abitazione della famiglia Longoni (negli Anni Trenta il preesistente edificio subì un massiccio intervento di ampliamento e abbellimento, accanto all’insediamento produttivo del calzificio ELGI, da El Giusepe – il conte Giuseppe Longoni, proprietà della famiglia).

È proprio l’originaria tradizione manifatturiera dell’opificio della famiglia Longoni che ci ha guidati nella rivitalizzazione di questo bene, aprendolo alla cittadinanza e avviando il progetto “La Villa dei Talenti. La Villa delle Opportunità”.

Un bene completamente riqualificato, diventato ora luogo generativo di comunità, un polo di formazione per i giovani, dove la bellezza non è un lusso per pochi. Un luogo dove ciascuno può esprimere il proprio talenti.

La Villa accoglie i seguenti progetti e servizi:

  • il piano terra è sede di percorsi formativi professionalizzanti;
  • al primo piano ha sede un coworking l’Artefifico di giovani imprenditori e professionisti che si occupano di produzioni artigianali e di attività creative (set e costume design, sartoria su misura, design di calzature, consulenza di immagine e diversity styling). Questi giovani accolgono altri giovani nel loro “spazio esperienziale/laboratoriale” e li accompagnano all’acquisizione di nuove competenze, espressione del saper fare;
  • l’antica Limonaia, nel giardino della Villa, è stata completamente riqualificata e ora è a disposizione per eventi culturali e laboratori temporanei, tra cui laboratori di restauro, piccola falegnameria e tappezzeria, anche per preservare alcuni mestieri artigianali dal rischio di scomparsa.
  • il giardino per laboratori di orticoltura e giardinaggio.

Ecco la “Casa e Bottega” dei Longoni, non più quella del 1900 ma quella del 2022. Un luogo che “si prende cura dei giovani”, anche di quelli con fragilità sociali, ragazzi in ritiro sociale, ragazzi devianti e ragazzi che stanno scontando una pena.

A partire dal 2020 la Villa è stata posta dal Consorzio al centro di azioni di valorizzazione culturale. In primis abbiamo potuto accedere all’archivio della Fondazione Longoni-Sommaruga conservato nell’interrato per lo studio della Villa, dell’antico calzificio che un tempo sorgeva accanto alla Villa e della storia della famiglia Longoni, in collaborazione con uno storico desiano.

In seguito abbiamo organizzato due mostre per la XVIII edizione di Ville Aperte in Brianza, iniziativa culturale della Provincia di Monza e Brianza che ha visto la Villa aprirsi alla città e ai visitatori per la prima volta: “Casa e bottega”: abbiamo realizzato una mostra permanente sulla storia dell’edificio, della famiglia e la storia del calzificio Elgi; “Vacanze italiane”: in collaborazione con ISAL, Istituto per la Storia dell’Arte Lombarda, è stata realizzata una mostra fotografica con una sezione dedicata alla famiglia Longoni, per raccontare i costumi della nazione nell’interpretare la villeggiatura e le vacanze nel Novecento. In occasione delle due mostre il Consorzio ha aperto al pubblico il Bene per la prima volta.

Nel 2021, inoltre, la Villa ha nuovamente ospitato la manifestazione Ville Aperte dal 13/09 al 03/10 ed ha ulteriormente aperto i suoi battenti per i più piccoli e per le loro famiglie in occasione del Natale con l’evento Ville da Fiaba, allestendo tutte le sale della villa con ambientazione fiabesca. In un contesto immersivo di fiabe e magia le famiglie hanno sperimentato la “villa delle meraviglie” utilizzando solo vista e udito con l’uso di cuffie, l’ascolto di voci narranti e la presenza di installazioni artistiche alla scoperta degli elementi compositivi e immaginifici delle fiabe. Dal 17/04/22 al 30/04/22 la Villa ha ospitato una tappa della Mostra del pittore Ucraino Turetsky e del Maestro Milo, proponendo ampi spunti di riflessione sui temi della pace e della solidarietà, organizzando una raccolta fondi in collaborazione con il comune di Desio, finalizzato a sostenere la Posteria sociale di Desio, sempre gestita dal CCB.

In che maniera la pandemia ha inciso sulla vostra attività e sulle persone o realtà che aiutate?

Diciamo che la Villa è stata attivata nel dicembre 2019 e a febbraio 2020 è arrivata la pandemia. Pensavamo che fosse il momento sbagliato per lo start up del progetto La Villa dei Talenti e invece siamo stati smentiti… la pandemia ha attivato una grande “fame” da parte dei giovani di stare insieme, poter lavorare scambiando idee e cosi il coworking l’Arteficio nel giro di sei mesi è stato completamente occupato. 7 stanze tutte affittate da giovani talenti e creativi della moda, del design, dall’artigianato. Non solo, poiché la pandemia ha acuito ancora di più l’isolamento dei ragazzi e dei giovani, aumentando il n. di quelli a rischio di ritiro sociale, ci sono stati tanti servizi sociali e tante scuole che in questo ultimo anno ci hanno chiamato perché potessimo rispondere a questa emergenza ….agganciare i giovani a rischio di ritiro e organizzare per loro “laboratori del fare” capaci di far acquisire loro competenze professionali ma anche di vita (soft skills).

In generale, durante la pandemia, l’impegno maggiore del CCB è stato quello di rivedere, riadattare, ricostruire in una nuova forma alcuni servizi, consapevoli che il futuro sarebbe stato necessariamente diverso. Abbiamo sì tamponato l’emergenza, rispondendo ai bisogni socio-sanitari ed educativi espressi dai territori, ma anche proposto progetti di sviluppo di comunità. Mantenendo viva la nostra mission sui temi del welfare e dei servizi di prossimità, abbiamo organizzato una didattica digitale integrata in condivisione con le scuole e con figure di animatori digitali in stretto contatto quotidiano con i ragazzi in DAD, promosso webinar per genitori e insegnanti sui temi educativi e dato supporto alle famiglie, attraverso il Centro Psicopedagogico Famiglie in Centro Liberthub, con interventi consulenziali e di psicoterapia. È anche nata la CCB ACADEMY – Formazione e sviluppo in Rete, la piattaforma di E-Learnig del CCB.

Abbiamo poi dovuto attivare risposte veloci, efficaci ed efficienti rispetto ad alcuni bisogni prioritari: quelli di casa, lavoro e reddito. Tanti sono i comuni che ci stanno chiamando per attivare appartamenti per l’abitare sociale temporaneo, abbiamo attivato a Desio la Posteria Sociale (un luogo per la distribuzione degli alimenti a famiglie povere) e stiamo progettando servizi per l’housing first e di pronto intervento sociale.

Il trentennale di Fondazione Cariplo è anche l’occasione per fare comunità e ragionare insieme sul futuro delle nostre di comunità. Cosa si augura per il vostro territorio?

Mi piacerebbe abitare un territorio capace sempre più di immaginarsi secondo nuove prospettive e muoversi nel cambiamento. Vorrei poter arrivare ad essere davvero un partner delle amministrazioni pubbliche e non sempre e soltanto un fornitore. Vorrei poter finalmente dire di vivere in una grande “comunità educante”, dove tutti i soggetti, e dico tutti, dai cittadini, alle famiglie, le istituzioni, il terzo settore, l’associazionismo, il privato, il profit, siano soggetti impegnati a rigenerare bellezza, comunità, valori.

Perché “Il futuro appartiene a coloro che si preparano per esso, OGGI”!

TAG: Fondazione Cariplo​
CAT: terzo settore

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