Antonio
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Pubblicato il 10/09/2016

in: Meridiana, è ora di staccare la spina

Due brevi punti: 1) i conti di Air Italy erano un po' più a posto, ma non perché il personale costa meno. In una compagnia aerea lo stipendio dei naviganti ammonta a circa il 5-9% delle spese. Per quanto si possa risparmiare (tralasciando tutte le considerazioni riguardo il costo proibitivo di accesso alla professione, la professionalità [...] e le caratteristiche peculiari d'impiego che giustificano stipendi che in altri mestieri sarebbero da nababbi) certamente non si "salva" una compagnia aerea tagliando gli stipendi ai naviganti; 2) Ryanair fa soldi in Italia non pagando le tasse e prendendo contributi illeciti dalle amministrazioni locali, per far sopravvivere e/o crescere aeroporti che altrimenti non avrebbero alcun senso (Parma, Perugia...). Tanto poi quando le società di gestione vanno a gambe all'aria pagano i contribuenti italiani... Ci sono fior di reportage in merito e se non ricordo male la Procura di Bergamo indagò anni fa proprio sui contributi non versati. Inoltre, come risposta a Riccardo Lonetto: oncordo con te sul commento relativo all'articolo. L'ennesimo esperto matrimoniale nubile che spara a zero senza conoscere il mercato, l'ambiente e tutti i risvolti professionali (se fai il pilota non ti puoi riciclare facilmente) della faccenda. Quello, però, che tu e tutti quelli che come te sparano a zero su Air Italy dovete capire è che Air Italy aveva il suo network. Per certi aspetti si sovrapponeva con quello di Meridianafly. Pertanto il management ha preferito (con scelta discutibile e con scarsa lungimiranza - vedi punto 1 sopra) dirottare l'attività su chi gli costava meno. Ma sia ben chiaro: Air Italy NON era una scatola vuota. Piantiamola con queste bugie.

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