Fondo di beneficenza, da Intesa Sanpaolo 13,5 milioni per il non profit

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29 Aprile 2019

L’Associazione Italiana Malattia Alzheimer (AIMA) a Napoli ha un centro di ascolto, organizza laboratori di training cognitivo, gruppi di auto mutuo aiuto, momenti di formazione agli operatori e di supporto psico-sociale ai caregiver, i cosiddetti assistenti famigliari. Tutti servizi che realizzare nel Mezzogiorno è spesso più complicato che altrove. Ne sanno qualcosa anche gli operatori di Next Level, che, seppur con obiettivi diversi, lavorano a Scampia, per incrementare la frequenza scolastica e aiutare i ragazzi ad aumentare il rendimento nelle discipline delle Lettere e della Matematica attraverso una didattica innovativa e si impegnano affinché il territorio offra loro momenti culturali e d opportunità educative anche per le famiglie. Un pò come succede al Nuovo Teatro Sanità (nel Rione Sanità di Napoli), dove vengono organizzati laboratori artistici e professionali per ragazzi delle periferie, e viene offerto supporto e ospitalità a minori vittime di abbandono, maltrattamento e abuso intra familiare.

Tutte queste realtà, e non solo, nel 2018, sono state supportate dal Fondo di Beneficenza ed opere di carattere sociale e culturale di Intesa Sanpaolo (in capo alla Presidenza), che proprio nel Mezzogiorno ha messo a disposizione il 30% del totale a disposizione (12 milioni di euro). E per favorire l’accesso ai contributi da parte di soggetti non profit del Sud Italia e diffondere la conoscenza dell’attività del Fondo la Banca ha organizzato un’attività di scouting tramite incontri con enti del terzo settore a Napoli, Palermo e Bari.

Così, l’anno scorso, sono stati aiutati 908 progetti realizzati da enti non profit. Il 72% per cento della dotazione è stata destinato al sociale, a favore delle componenti più deboli, il 16% a iniziative presentate da enti religiosi, l’8% alla cultura, dando priorità a progetti che includessero soggetti fragili ed emarginati, il 4% alla ricerca scientifica.

Tra i progetti sostenuti da questa iniziativa ormai diventata tradizione, anche numerosi di respiro internazionale, con particolare riguardo per i Paesi in cui opera il Gruppo. In Romania e Serbia l’impegno è andato al sostegno dei minori in stato di difficoltà. Il Fondo di Beneficenza ha continuato a sostenere i progetti pluriennali in Africa con il compimento del progetto sanitario realizzato da Amref Health Africa in Etiopia e in Asia, dove è stato realizzato un intervento a favore delle vittime dello tsunami e del terremoto in Indonesia aderendo alla mobilitazione del sistema bancario internazionale.

Inoltre ha dato un apporto determinante al raggiungimento degli obiettivi sociali del Piano di Impresa per il 2018 assicurando oltre un milione di pasti, circa il 30% dell’obiettivo da raggiungere, tramite il sostegno a enti caritativi e associazioni tra cui la Comunità di Sant’Egidio, i gruppi di Volontariato Vincenziano, il Cottolengo, l’Opera di San Francesco. Poi, ha supportato l’educazione primaria e secondaria, la disabilità, l’inclusione sociale e lavorativa, con un focus sul sostegno alle popolazioni colpite dal terremoto. Per far fronte all’emergenza migranti, sono state infine sostenute attività di inclusione e formazione, con un’attenzione particolare ai minori non accompagnati, che sono una percentuale rilevante.

Per il biennio 2019-2020 il Fondo metterà a disposizione 13,5 milioni. Le aree prioritarie di intervento (come deliberato dal Consiglio di Amministrazione di Intesa Sanpaolo) saranno la povertà educativa e il contrasto alla dispersione scolastica, la violenza sulle donne e sui minori e la demenza senile. Oltre a queste priorità, il Fondo di Beneficenza sostiene progetti quali la formazione per l’occupazione e l’inserimento lavorativo come mezzo di inclusione sociale, la povertà sanitaria, le disabilità fisiche e intellettive e, a livello territoriale, lo sport dilettantistico inclusivo.

Una parte dello stanziamento sarà a disposizione della Banca dei Territori per il sostegno – con interventi entro i 5.000 euro – di progetti a diretto impatto locale, espressione della comunità di riferimento e individuati dalle Direzioni Regionali.

«L’attività del Fondo è parte del rilevante impegno di Intesa Sanpaolo a favore del miglioramento economico e sociale delle persone e delle famiglie, impegno che si dispiega in un ampio piano di iniziative verso i bisognosi, di inclusione creditizia attraverso l’attività Impact e di un programma in ambito culturale e artistico di assoluta eccellenza, che vede spiccare i tre musei delle Gallerie d’Italia a Milano, Napoli e Vicenza», commenta il Presidente di Intesa Sanpaolo Gian Maria Gros-Pietro. «L’impatto sociale dei progetti –  precisa Gian Maria Gros-Pietro – viene valutato da esperti con criteri definiti e trasparenti e seguito in ogni fase, dall’esperienza dell’ente candidato, allo svolgimento dell’attività fino al momento della rendicontazione. Questa attività ha anche l’effetto di far crescere gli enti beneficiati rendendoli più competitivi nella presentazione di richieste di contributi ad altri soggetti internazionali».

 

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Nella foto di copertina il Presidente di Intesa Sanpaolo Gian Maria Gros-Pietro

 

TAG:
CAT: Banche e Assicurazioni, Qualità della vita

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