Milano
Giorgio Armani compie 91 anni: vita e carriera fondate su etica ed estetica incrollabili
Buon compleanno al Re della Moda italiana, apprezzato in tutto il mondo per il suo genio creativo senza tempo
Milano- “Uomini come Armani sono così rari che quando ne nasce uno, lo nota anche un cieco” diceva Nino Cerruti, stilista che per primo notò il talento geniale di Giorgio Armani.
Provare a descrivere quale sia l’Universo creato, nutrito e condiviso con il mondo, dal Re della Moda italiana è davvero estremamente difficile. Perciò, accanto alle parole chiave della sua arte, si può capire anche la sua particolarissima visione della Vita.
Una vita che coincide, precisamente dal 1975, era il 24 luglio, con quella della Giorgio Armani S.p.A. , fondata mezzo secolo addietro e portata in vetta ad un successo planetario, semplicemente “non facendosi portare per mano da nessuno, ma scegliendo un percorso, che è stato ed è il suo”, per citare proprio le parole di Armani.
Ed allora partiamo da una parola cardine dell’opera armaniana.
Giacca: “Ho creato tutto il mio lavoro intorno alla giacca. È il punto di partenza per tutto il resto”. Giorgio Armani con la giacca ha innovato la prospettiva di fare moda.
Ha eliminato il superfluo, esaltando il necessario, dai bottoni ai polsini. La famosissima giacca destrutturata. Una idea rivoluzionaria, destinata a segnare un’epoca mai tramontata. Niente più ingessature, solo pura essenza con una forma plasmata sul corpo di chi indossa la giacca Armani.
L’indimenticata Direttrice di Vogue Italia, Franca Sozzani scriveva: “ A ogni stagione la giacca Armani è riesaminata, rinnovata. Ridisegnata con proporzioni diverse e migliaia di variazioni”.
Siamo nei primi anni’90 e Giorgio Armani reinventa il tailleur classico pantalone, morbido, fluido, con una abbottonatura semplice, dritta, di crêpe o di lana leggera, presentando una cromatura varia che spazia dal rosa pesca, al panna, passando per il grigio, il tortora o l’azzurro polveroso o blu navy. Armani si interroga su come possa permettere alle donne in carriera di superare quella sensazione di sentirsi fuori luogo, attanagliate dall’eterno dilemma di cosa indossare sul posto di lavoro. Se puntare su una femminilità pronunciata, o su una aggressività che richiama la sfera maschile. Bene, la donna in un completo Armani, mescola a regola d’arte la delicatezza e la sobrietà femminile, con l’eleganza decisa ispirata al guardaroba maschile. Giacca e pantalone, l’alfa e l’omega di uno stile destinato a farsi ricordare, più che notare.
Insomma, il modo di Armani di lavorare sulla giacca è stato ed è lo stesso che è stato applicato alla filosofia, all’architettura e all’arte.
Altra parola chiave: Milano. il rapporto che lega Giorgio Armani alla sua città di adozione, è viscerale, autentico, spontaneo, critico ed immensamente partecipato, sia nelle lacrime che nei sorrisi. Come non ricordare la generosità dello stilista (piacentino di nascita), durante i tragici tempi del Covid, dimostratosi come sempre accanto ai milanesi, “con sentimento”.
Ancora, Olimpia Milano: altra passione per la famosa squadra di basket, acquistata e riportata ai vecchi ed immortali fasti del passato. Attraverso una presidenza attenta, collaborativa, prossima ed entusiasta.
Eleganza: una parola legata inscindibilmente al nome di Giorgio Armani, come la chiave di lettura di un universo fatto di bellezza e creatività, mai eccessive, capaci di adattarsi in maniera perfetta alla misura di ciascun estimatore. “Volevo occuparmi del corpo umano, questa macchina incredibile che a tutt’oggi rimane ancora un mistero” per citare le parole dello stesso stilista.
Seduzione: un concetto, più che una parola, in questo caso, che ha reso possibile per chiunque abbia indossato un capo Armani, di farsi avvolgere da un fascino da mozzare il fiato, sprigionando solo e soltanto buongusto. Tantissime le star del cinema che lo hanno scelto sui red carpet più importanti del mondo. Su tutti, il tappeto rosso per la Notte degli Oscar, a Los Angeles.
Pensiamo alla diva italiana per antonomasia, Sofia Loren, fedele agli outfit armaniani da sempre, che affermò: “Un abito di Armani non ti da alcun dubbio o incertezza. È un Armani ed è tutto ciò di cui hai bisogno”.
Armani Silos: uno spazio creato appositamente per offrire al pubblico il sogno che ancora zampilla negli occhi del Re della Moda italiana. Un angolo speciale in cui celebrare l’arte a tutto tondo. Una possibilità costante di esporre il proprio lavoro, attraverso il dialogo fitto e semplice con tante altre discipline, connettendosi in modo stretto con la fotografia, il cinema, il design, a volte anche con collaborazioni di autori che condividono il buongusto e la personalità di Giorgio Armani.
Costruito nel 1950 come deposito di cereali, oggi vanta una superficie di 4.500 metri quadrati, sviluppati su 4 piani, dove accoglie una collezione permanente, con una selezione ragionata delle creazioni dello stilista, catalogata per temi, che narrano la storia e l’amore per il bello di Armani.
Armani Privè: proprio negli spazi dell’ Armani Silos di via Bergognone a Milano, fino alla fine del 2025, sarà possibile visitare la Mostra “ “Giorgio Armani Privè- 2005-2025 Venti Anni di Haute Couture” ”, un viaggio emozionate ed unico in questo ventennio di Alta Moda andata in scena a Parigi. Curata personalmente dal designer, permette al pubblico di immergersi nel Sogno. Quello indossato da tante stelle internazionali in giro per il mondo, con creazioni esclusive, irripetibili, dall’allure commovente per la loro sinfonia perfetta di eleganza e seduzione.
Onorificenze: tantissimi i riconoscimenti di cui Giorgio Armani è stato insignito. Su tutti, quello di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito, con Decreto del Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella, il più prestigioso e il più sentito. Un tributo che Giorgio Armani non ha mai ostentato, sebbene con il suo lavoro indefesso continui ad incarnare in ogni dove i valori più alti del nostro Paese, ma che contempla, come ha dichiarato nella sua biografia “Per Amore” edito da Rizzoli, “sentendosi spronato a fare sempre di più e meglio”. Consapevole del monito dantesco “Questo tuo grido farà come vento, che le più alte cime percuote”, volendo essere d’esempio per le cose che si fanno, non per il successo che ne deriva, pur riconoscendo che il successo sia una ricompensa indispensabile per gli sforzi sostenuti.
Dopo un periodo di convalescenza precauzionale, per la prima volta, non ha potuto presenziare fisicamente alle sfilate, pur essendo al timone della sua nave, saldamente, anche da remoto, ha coordinato e guidato tutto degli show della Milano Fashion Week dello scorso giugno e della Settimana dedicata all’Haute Couture, in quel di Parigi, lo scorso 8 luglio, presentando una collezione meravigliosa, intitolata: Noir séduisant.
A tutti coloro che continuano a seguirlo con ammirazione, affetto profondo e gratitudine, in occasione del suo novantunesimo compleanno, che ricorre oggi, 11 luglio, ha dato appuntamento alle sfilate milanesi di settembre, quando verranno festeggiati i cinquant’anni dalla fondazione della Giorgio Armani S.p.A. . Adesso come allora, in quello sguardo cristallino, profondissimo, ceruleo, composto, continua ad esservi il fuoco della passione che arde impetuoso, al netto di tutte le fatiche di questo mezzo secolo di duro ed appagante lavoro.
Chi scrive, ha avuto l’onore di stringere la mano e discorrere in modo cordiale con il Sig. Armani qualche mese addietro. E ciò che colpisce davvero, imprimendosi indelebilmente nella memoria, è senza dubbio il suo essere assolutamente senza filtri. Di una verità disarmante, accompagnato ad un garbo stabile che non contiene sbavature, quanto invece consapevolezza di sé e del mondo. Un valore aggiunto, per la nostra cultura, il nostro modo di pensare, il nostro senso di responsabilità.
Perché, come dice Giorgio Armani, “Non si può scindere l’etica dall’estetica”. Dunque, nei cinquant’anni di onoratissima carriera come stilista, ha dimostrato una coerenza incrollabile, rifuggendo in ogni modo, le tendenze del momento, preferendo sposare e portare avanti una idea di stile senza tempo, esprimendo i propri canoni del buongusto, in ogni circostanza. Attraverso la misura. La sobrietà. La semplicità. Perché, rimane la forma di eleganza per eccellenza.
Ed allora: Buon Compleanno, Signor Armani, ad maiora!!!
Devi fare login per commentare
Accedi