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Banca Ifis mette alle strette Illimity: Opas valida solo se le adesioni superano il 60%
La banca presieduta da Ernesto Furstenberg Fassio irrigidisce le condizioni di efficacia dell’Opas su Illimity per stanare le tattiche dilatorie dei soci di controllo di quest’ultima. L’obiettivo è avere da subito il controllo dell’assemblea straordinaria e procedere alla fusione
Banca Ifis mette alle strette gli azionisti di Illimity Bank, sulla quale lo scorso gennaio ha annunciato un’offerta pubblica di acquisto e scambio (Opas) del valore di 297 milioni di euro, che è poi avviata ufficialmente lo scorso 19 maggio. Dopo che ieri la Borsa Italiana ha informato che finora sono state portate in adesione all’offerta il 22,4% delle azioni oggetto dell’offerta, stamattina la banca presieduta da Ernesto Furstenberg Fassio (nella foto) ha comunicato di «modificare, ai sensi dell’articolo 43, comma 1 del Regolamento Emittenti, la sotto-soglia minima irrinunciabile di efficacia dell’Offerta (la “Sotto-soglia”)», innalzandola dal 45% al 60 per cento.
Questa decisione implica che qualora le adesioni non dovessero raggiungere il 60% l’offerta non avrà efficacia. Resta invece invariata la condizione di soglia minima rinunciabile, che era stata fissata al 66,67% del capitale sociale di Illimity – tipicamente il quorum che consente di avere la maggioranza assoluta nell’assemblea straordinaria di una società, deputata ad approvare modifiche dell’atto costitutivo ed operazioni straordinarie quali le fusioni.
«L’Offerente (cioè Banca Ifis, ndr) ritiene infatti che il raggiungimento di una partecipazione in Illimity pari almeno al 60% del capitale sociale – si legge nel comunicato – consentirebbe al medesimo di esprimere nell’assemblea straordinaria degli azionisti dell’Emittente (ovvero Illimity Bank, ndr) un numero di voti sufficiente ad approvare la fusione per incorporazione di Illimity in Banca Ifis», quale obiettivo essenziale di tutta l’operazione. Nello stesso tempo, Banca Ifis ha reso noto che non prolungherà la durata dell’offerta, destinata a terminare il 27 giugno. Borsa Italiana ha inoltre ricordato che le azioni ordinarie Illimity Bank acquistate sul mercato nei giorni 26 e 27 giugno 2025 non potranno essere apportate in adesione all’offerta.
Il messaggio che arriva dall’istituto presieduto Fursteberg Fassio taglia quindi la strada alle tattica messe in atto dai soci rilevanti di Illimity, titolari complessivamente di una partecipazione pari a circa il 27,2%, che il 30 maggio hanno costituito un patto di consultazione, ritenendo «non soddisfacenti i termini e le condizioni dell’Opas lanciata da Banca Ifis». Con questa decisione i soci rilevanti di Illimity speravano di spingere Ifis in una sorte di palude (ovvero un controllo superiore al 45% ma inferiore alla quota che permette di avere il controllo dell’assemblea straordinaria), per poi indurla a negoziare un miglioramento del corrispettivo, pena lo stallo dell’incorporazione di Illimity in Banca Ifis, che resta l’obiettivo industriale di quest’ultima.
Questa mattina, comunque, entrando in Piazzetta Cuccia, sede di Mediobanca a Milano, dove è in corso un incontro tra amministratori delegati di varie società con analisti e investitori, l’amministratore delegato di Banca Ifis Frederik Geertman ha ribadito «fiducia assoluta», sul buon esito dell’operazione.
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