Innovazione, antifragilità e sostenibilità: fare Impresa nell’era post Covid

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12 Maggio 2021

Fare Impresa in Italia 2021, convegno organizzato dall’Università Lumsa, ha fatto il punto sulla ripresa economica condividendo con grandi aziende e startup i valori su cui lavorare per rilancio post pandemia

La sostenibilità come capacità di resistere nel tempo e il cambiamento come valore indispensabile alla sopravvivenza, è una filosofia vera da sempre, diventata tanto più condivisibile da marzo 2020, da quando cioè la pandemia da Covid 19 ha costretto aziende, imprenditori e lavoratori a confrontarsi con uno scenario, anche economico, completamente sconosciuto.

Da quel momento, chi ha saputo adeguarsi con rapidità a questi cambiamenti è riuscito a sopravvivere, chi non lo ha fatto ne ha pagato il prezzo: per questo, la sostenibilità non deve essere vista come un valore aggiunto, ma come un imprescindibile strumento di adattamento e crescita che tutte le aziende possono sfruttare.

È questo il messaggio lanciato da Ernesto Ciorra, Chief Innovation Officer di Enel Group, nell’intervento di chiusura di Fare impresa in Italia 2021, convegno organizzato dall’Università LUMSA e dall’Associazione Alumni, giunto quest’anno alla sua quinta edizione e trasmesso in diretta streaming sul canale YouTube Lumsa giovedì 6 e venerdì 7 maggio:

La lezione che traiamo dalla biologia è che il cambiamento è un processo assolutamente naturale, e indispensabile alla sopravvivenza: il rinnovamento serve a rinascere più forti” spiega Ciorra- “Ma da sempre i cambiamenti, per l’uomo, sono fonte di grande stress, e questo è ancora più vero per le aziende, programmate per mantenere uno status quo ed evitare l’ignoto. In Enel abbiamo sposato la sostenibilità come leva principale per una crescita che sia in armonia con quello che ci circonda. Scelte come l’utilizzo esclusivo di fonti rinnovabili, la valorizzazione degli stakeholders- siano clienti, dipendenti, fornitori, o startup- il rispetto di ogni interlocutore ci rendono l’azienda più sostenibile del mondo. Abbiamo intenzione di proseguire su questa strada, continuando a guidare la transizione energetica a livello mondiale e scegliendo solo investimenti sostenibili

La predisposizione al cambiamento, oltre alla costante attenzione all’aggiornamento e alla passione per le nuove tecnologie, è anche una delle caratteristiche che dovranno avere i professionisti del futuro, non solo gli studenti ma anche chi si prepara a entrare nel mondo del lavoro, ha spiegato Fabio Moioli, Head of consulting & services di Microsoft Italia, nel suo intervento:

La vera questione legata al digitale non è il saldo tra lavori che si creano e che scompaiono, ma di come cambieranno le professioni esistenti, che verranno trasformate in modo radicale dalle nuove tecnologie. Questo, per i giovani, è una grande opportunità, e l’elemento positivo è che non è necessario essere degli esperti per avvalersi di queste tecnologie. Il confronto con le nuove tecnologie sarà necessario per tutti, e quei professionisti che impareranno a utilizzarle saranno più efficienti e competitivi rispetto a chi non le usa. Tecnologie come l’intelligenza artificiale non servono solo per migliorare ciò che già esiste, ma soprattutto per inventare nuove soluzioni e nuovi strumenti, e la grande sfida del lavoro del domani è il cambio di competenze. Per questo, nonostante si parli molto di resilienza, quello che credo sia indispensabile per le aziende in questa fase di enormi cambiamenti è l’anti fragilità. Resilienza è la capacità di adeguarsi ai cambiamenti, ma l’anti fragilità permette di sfruttare questi cambiamenti per migliorarsi, che dovrebbe essere il nostro obiettivo principale

Il modo di lavorare e fare impresa sta cambiando, e con esso le competenze richieste”  ha rimarcato il prof. Filippo Giordano, presidente del corso di laurea in Management and Finance dell’Università LUMSA, organizzatore di Fare Impresa in Italia 2021 concludenso i lavori di questa edizione: “Per noi, come università, è importante mettere in contatto gli studenti con i protagonisti di questo cambiamento, ma lo è ancora di più fornire loro gli strumenti per capire come continuare a formarsi e come aggiornare costantemente le competenze apprese durante gli studi. Le nozioni sono importanti, ma la forma mentis che porta a voler sempre migliorarsi è fondamentale”.

LA SOCIETA IN TRASFORMAZIONE – Gli interventi di Ciorra e Moioli si sono inseriti in un dibattito che si era aperto con un talk sulle trasformazioni, imposte o accelerate dalla pandemia, che hanno toccato settori e professioni come quelle del turismo e del cinema, tra i più colpiti da un anno di chiusure: con le soluzioni di Valerio Rossi di Monugram, startup che digitalizza l’esperienza del viaggio e restituisce un ruolo centrale alle agenzie di viaggi, già in forte sofferenza da anni. E la sfida lanciata da Carlo Rodomonti, Responsabile marketing strategico e digital Rai Cinema, per cui la vera mission del 2021 sarà riportare in sala il pubblico abituato a un anno di prime visioni in streaming.

Il valore del digitale come supporto per le aziende colpite dalla crisi si estende a tutte le categorie. Durante Fare Impresa 2021, infatti, si sono avvicendate le esperienze di Danila De Stefano, la psicologa che ha reso un successo le sedute di psicoterapia online con Unobravo; di Schoolr, la piattaforma per le lezioni e ripetizioni online di Cristiano Scarapucci; di Daje, l’Amazon di quartiere co-fondata da Jacopo Gambuti, che ha permesso a decine di piccoli esercenti di continuare a servire i propri clienti durante il lockdown del 2020.

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CAT: Innovazione, università

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