Il Financial Times fotografa l’allarmante situazione economica dell’Italia

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26 Maggio 2022
Dalle pagine del quotidiano inglese emerge una preoccupante oscillazione del rapporto tra debito pubblico e Pil con un rallentamento generale dell’economia nostrana

 

 

 

 

 

 

Ci pensa il Financial Times a fotografare in una analisi approfondita, l’allarmante situazione economica dell’Italia, che mantiene il più alto rapporto tra debito pubblico e Pil (peggio solo la Grecia) di tutti Paesi più importanti dell’Unione Europea. Tutto questo, aggravato ancora di più da un complessivo rallentamento della crescita dell’intero sistema economico italiano.

I prossimi mesi si annunciano come estremamente complessi da gestire, partendo da luglio, quando è atteso un aumento dei tassi della Banca Centrale Europea. Significa che la nostra condizione viene classificata dal quotidiano britannico come precaria e che le previsioni per il futuro destano non poche preoccupazioni.

Di certo, la guerra che imperversa ormai in maniera cronica in Ucraina, appesantisce ulteriormente il quadro geopolitico e di conseguenza l’assetto economico-finanziario globale e dei singoli Paesi che subiscono ripercussioni più o meno gravi dalle pericolose oscillazioni dei mercati.

Lo spread tra i rendimenti dei titoli decennali italiani e quelli tedeschi, considerato un barometro dei rischi politici ed economici dell’area dell’euro, è salito fino a 2 punti percentuali nelle ultime settimane, il balzo più ampio dalle prime fasi della pandemia – , viene riportato dal  Financial Times, rammentando comunque che – L’ Italia ha dato il via ad una fase di  potenziamento di natura fiscale, e per il 2022, è previsto un deficit di bilancio del 5,6%, in calo rispetto al 7,2% registrato lo scorso anno. Un percorso di  crescita sostenuta e riforme strutturali, sostenute dalla leadership sicura del primo ministro Mario Draghi, con uno sforzo unico per affrontare la sua debolezza cronica e innalzare le sue prospettive di crescita a lungo termine (ovviamente anche grazie ai fondi stanziati per il Pnrr). Però, ci sono alcuni elementi che inducono al pessimismo e cioè la forte dipendenza dell’Italia dall’ Ucraina – . Rifacendosi alle considerazioni di Lorenzo Codogno, ex direttore generale del Tesoro, il Financial Times mette in risalto come per i consumatori – Si tratti di un enorme shock in termini di ragioni di scambio, il che significa che l’intero Paese diventa più povero – .

Ancora, sempre dalle pagine del quotidiano inglese, interviene Lucrezia Reichlin, autorevole economista e docente presso la London Business School, –Se il Pil si indebolirà in modo sostanziale, la dinamica non sarà delle migliori, Il mercato è diventato piuttosto pessimista e la possibile recessione nel 2022 è un’aspettativa di molti – .

Infine lo stesso Financial Times elogia gli italiani per essere riusciti a mettere da parte maggiori risparmi rispetto al solito, durante il lockdown, ma sostiene in maniera convinta che il perdurare e l’aggravarsi delle varie emergenze, verosimilmente, porterà al prosciugamento di queste risorse se non si interverrà in maniera decisa per riaffermare una certa stabilità e credibilità internazionale.

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CAT: Qualità della vita

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