Coronavirus: la battaglia è la Lombardia che chiede misure più restrittive

20 Marzo 2020

In Italia, dall’inizio dell’epidemia di coronavirus, 41.035 persone hanno contratto il virus. Ieri l’aumento è stato di 5202 casi. In totale i decessi sono 3.405 e superano quelli registrati in Cina. Oggi gli attualmente positivi al coronavirus sono 33.190. La situazione resta allarmante in Lombardia dove ora i positivi al coronavirus sono 19.884.

Per affrontare l’emergenza 300 medici «arriveranno da tutta italia a sostegno delle zone più colpite dal coronavirus», ha annunciato il presidente del consiglio Giuseppe Conte. La task force di medici, reclutati su base volontaria e provenienti da ogni parte d’Italia, sarà inviata nei territori con le maggiori criticità sanitarie a supporto delle strutture sanitarie regionali. Intanto si discute sulla messa in atto di eventuali misure più restrittive come la chiusura degli studi professionali e degli uffici pubblici (salvo per le attività indifferibili), fermo dei cantieri, ulteriore limitazione delle attività commerciali. Il governatore della Regione Lombardia, Attilio Fontana, chiede a Conte anche l’impiego dell’esercito.

La battaglia è la Lombardia

Massimo Galli, primario del Sacco, dalle pagine di Repubblica ribadisce che «la battaglia è la Lombardia». «Sono fortissimamente preoccupato per quello che succederà. – continua Galli – Se è vero che le norme di distanziamento sociale ci hanno favorito dandoci la possibilità di contenere una ulteriore diffusione dell’infezione, è vero anche che io vedo tanta gente in giro. Stamattina (ieri, ndr) venendo in ospedale ho trovato gli operai che tracciavano le strisce bianche in terra, la segnaletica. Ora, mi chiedo: è importante fare una cosa del genere adesso? Non sarebbe meglio rimandarla?». Galli sottolinea poi come forse fare qualche tampone in più in Lombardia servirebbe.

Quante sono davvero le vittime del coronavirus?

Interpretare i dati non è una cosa semplice. Quanti test vengono fatti? Quanti asintomatici ci sono? Enrico Bucci, al Corriere della Sera, spiega che «non sappiamo quanti siano davvero i morti. Nella bergamasca ci sono stati diversi decessi in casa, non sottoposti a test».Gianni Rezza, capo del dipartimento malattie infettive dell’Istituto Superiore della Sanità, precisa che «in nessuna epidemia sappiamo esattamente il numero degli infetti».

Qe senza limiti e più liquidità, il salvagente Bce

Isabella Bufacchi sul Corriere spiega che il Qe da 1100 miliardi circa, che durerà fino alla fine dell’anno, verrà realizzato attraverso tre programmi: il Pepp di emergenza sulla pandemia da 750 miliardi, una dote aggiuntiva da 120 miliardi e il programma in corso di acquisti per 180 miliardi tra marzo e dicembre, oltre al solito reinvestimento delle attività in scadenza. E poi ci saranno fino a 3000 miliardi di liquidità per le banche con i prestiti mirati TltroIII potenziati da 2000 a 3000 miliardi grazie agli ultimi ritocchi del 12 marzo.

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TAG: coronavirus, lombardia, rassegna stampa
CAT: salute e benessere

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