
Religione
Il nuovo Papa è Prevost. Ha scelto il nome di Leone XIV
Il nuovo Papa è Robert Francis Prevost, e ha scelto il nome di Leone XIV. Sono bastate dunque 48 ore di Conclave, dunque, e poche votazioni, perchè i Cardinali riuniti in Conclave trovassero una convergenza di almeno due terzi
Alle ore 18.10 di oggi, giovedì 8 maggio, dal comignolo della Cappella Sistina si è alzata la fumata bianca che annuncia al mondo l’elezione del nuovo Papa. Il Conclave, iniziato appena due giorni fa, ha trovato in tempi rapidissimi un’ampia convergenza sul nome del successore di Papa Francesco, segno di un forte consenso interno al Collegio cardinalizio.
Il nuovo Pontefice, il [nome da inserire], è stato eletto al [numero da inserire, es. quinto] scrutinio, con una maggioranza ben oltre i due terzi richiesti. Dopo soli 48 ore di votazioni, il Conclave si è chiuso più velocemente di quanto molti osservatori si aspettassero, a testimonianza di una chiara volontà dei cardinali di puntare su una figura capace di raccogliere il testimone delle riforme avviate e, allo stesso tempo, guidare la Chiesa in una fase storica carica di sfide.
Durante il Conclave, il [nome da inserire] ha superato la concorrenza di numerosi candidati che erano indicati tra i favoriti della vigilia. Tra i principali papabili si contavano:
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il cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano, espressione della continuità diplomatica;
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il cardinale Jean-Marc Aveline, arcivescovo di Marsiglia, considerato una voce importante per una Chiesa attenta al Mediterraneo e ai migranti;
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il cardinale Luis Antonio Tagle, prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione, spesso visto come erede naturale della spinta missionaria di Francesco;
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il cardinale Mauro Gambetti, arciprete della Basilica di San Pietro, portavoce di un’idea di Chiesa giovane e francescana;
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il cardinale Christophe Pierre, nunzio apostolico a Washington, forte di un’esperienza diplomatica estesa e di solide relazioni internazionali;
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il cardinale Fridolin Ambongo Besungu, arcivescovo di Kinshasa, rappresentante del dinamismo della Chiesa africana;
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il cardinale Seán Patrick O’Malley, arcivescovo di Boston, conosciuto per il suo impegno nella lotta contro gli abusi nella Chiesa;
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il cardinale Pierbattista Pizzaballa, patriarca latino di Gerusalemme, figura centrale per i rapporti tra cristianesimo, ebraismo e islam nel contesto mediorientale.
La scelta si è indirizzata abbastanza presto verso il Robert Francis Prevost, grazie alla sua capacità di incarnare una sintesi tra innovazione e fedeltà alla tradizione.
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