Roma, la questione-vigili divide anche la maggioranza in Campidoglio

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5 Gennaio 2015

Giornata di reazioni a Roma, dopo le polemiche sui vigili romani e il loro assenteismo di Capodanno e dopo le prime reazioni dei vigili stessi. In prima battuta, interviene Luigi Nieri, vicensindaco con delega al personale in quota Sel. Ma è sempre da Sel, con il capogruppo Gianluca Peciola, che arriva una secca precisazione. Il Campidoglio riprende i temi già espressi da Nieri, prende esplicitamente le difese di Raffaele Clemente, comandante della Polizia Locale e sembra smussare ulteriormente i toni ma conferma i dati diffusi da Nieri. Una polemica che non sembra destinata a placarsi, in attesa di conoscere una verità univoca. Stay tuned. 

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Vigili; Nieri: “Basta confusione su vicenda già molto delicata. Numeri forniti da Comando Polizia Municipale parlano chiaro”

“Il doppio turno dello scorso 31 dicembre doveva essere coperto, secondo i dati forniti dal Comando di Polizia Municipale di Roma, da 905 agenti. L’85% di questi 905 è risultato assente da lavoro, si tratta di 767 agenti. Di questi, il 75% risultava assente per malattia, ovvero 571 persone; il 10%, 81 persone, hanno usufruito della legge104; l’8%, nello specifico 63 persone, hanno comunicato di essersi assentati per donazione sangue, in questo caso si tratta di 63 agenti. Il restante 7% delle assenze è stato giustificato con la legge 53 e l’art. 19. Il dato del 4,4% fornito oggi da alcuni, in diverse ricostruzioni fantasiose, altro non è che il dato relativo ai 44 agenti che non hanno fornito alcuna giustificazione all’assenza ai turni della notte di Capodanno. – dichiara il vicesindaco e assessore al Personale di Roma Luigi Nieri – E’ proprio a partire dalle posizioni di queste 44 persone che va fatta immediata chiarezza, ma è evidente che il dato complessivo dell’85% di assenze al turno resta inaccettabile e va indagato in generale. In particolare, il dato medio delle assenze per malattia registrato in questo periodo dell’anno si aggira intorno al 6-7% e dunque si discosta in maniera macroscopica dal dato del 75% di malattia registrato quest’anno. Chi cerca di creare confusione sui numeri di una vicenda già molto delicata non rende un buon servizio ai cittadini di Roma, che hanno il pieno diritto di conoscere i dati corretti e di sapere cosa sia veramente successo l’altra notte. Né rende un buon servizio al Corpo di Polizia Municipale, che è fatto di persone oneste che lavorano per la sicurezza pubblica con sacrificio e abnegazione. Come l’agente rimasto ferito questa notte, che ho incontrato stamattina in ospedale. O come quegli agenti che, con senso del dovere, hanno regolarmente prestato servizio a Capodanno. Sono stato il primo a dire che su questa vicenda non bisogna generalizzare, soprattutto per rispetto di chi lavora ogni giorno per il bene comune e a cui va il ringraziamento di tutta la città. Ma chi ha sbagliato, invece, dovrà renderne conto”.

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Questa la reazione di Gianluca Peciola, capogruppo di Sel, raccolta da Omniroma 
«NIERI NON CAPISCE CHE PROBLEMA È POLITICO» «Il Vice Sindaco fa bene a fare i conti, cosa che gli compete. Però non capisce o fa finta di non capire che il problema è politico. Sinistra Ecologia e Libertà non si mette a disposizione dello smantellamento del pubblico impiego voluto dal Governo in carica, nè della generalizzazione delle responsabilità. Confermiamo che chi ha sbagliato deve pagare, ma bisogna uscire da questo stato permanente di individuazione del capro espiatorio tra i dipendenti pubblici. Governare Roma è cosa più complessa». Lo dichiara in una nota Gianluca Peciola, capogruppo Sel in Campidoglio.

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In merito alle dichiarazioni di alcuni esponenti di centrodestra e ad alcune note di sigle sindacali è bene precisare quanto segue. Il Campidoglio e il Comandante della Polizia Locale, Raffaele Clemente, non hanno mai avuto l’intenzione di strumentalizzare la vicenda che ha coinvolto in questi ultimi giorni il corpo degli agenti della Polizia locale di Roma Capitale, ma solo fare chiarezza a partire dai dati certi e dal lavoro di una commissione interna, le cui risultanze verranno inviate al ministero della Pubblica Amministrazione e all’Autorità garante per gli scioperi.

Per questa ragione in queste ore alcune persone stanno studiando tutti i documenti giustificativi presentati da coloro che a vario titolo non si sono recati sul luogo di lavoro la notte del 31 dicembre 2014. Il riferimento alle 44 posizioni risultate palesemente fallaci, cioè prive di una qualsiasi giustificazione fondata per l’assenza dal lavoro, non riassume la totalità delle anomalie e non deve essere confuso con i dati generali che certificano comunque una eccezionalità difficilmente spiegabile, con un tasso di assenteismo dell’85%, e con percentuali di assenza per malattia pari al 75% del totale (571 agenti), a fronte di una media attesa per il periodo tra il 6-7%. A questi numeri vanno aggiunti il 10% di assenti che ha usufruito della legge 104 (81 persone), un 8% che ha dichiarato di assentarsi a seguito della donazione di sangue (63 agenti), e infine altri che a titoli diversi (congedi parentali ecc) non hanno lavorato pur essendo di turno.

L’intenzione dell’amministrazione è solo quella di fare chiarezza su numeri  che sono apparsi macroscopicamente inattesi e discostanti rispetto alle medie e di accertare responsabilità individuali. Contestare i numeri magari trincerandosi dietro l’accusa a Roma Capitale di voler screditare il corpo di Polizia locale è assolutamente fuori luogo. Il Campidoglio vuole al contrario tutelare da chi assume comportamenti irregolari, illeciti e dannosi per la città il Corpo della Polizia locale di Roma Capitale, che onestamente e con senso di responsabilità ogni giorno presta il proprio prezioso contributo professionale alla comunità cittadina e alla vita di Roma.

Così in una nota il Campidoglio.

TAG: assenteismo, capodanno 2015, gianluca peciola, Luigi Nieri, vigili urbani
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