Roma

Roma, Giubileo della Misericordia. Se sei autistico non puoi usare il bagno

17 Dicembre 2015

Roma, dicembre 2015. Il papa più “pop” della storia dell’umanità è impegnato nel disperato tentativo di traghettare la sua Chiesa in questo nuovo millennio senza snaturare troppo il messaggio del Cristo. Per farlo combatte la sua silenziosa battaglia contro quelle gerarchie vaticane così legate ai vizi terreni da doversi nascondere in attici lussuosi e lussuriosi.

Fuori dal tempio, i mercanti hanno da tempo addobbato i negozi delle vie del centro per le feste natalizie. I gadget con le immagini di Bergoglio sono in bella vista nelle vetrine. Profitto e misericordia, due sostantivi che raramente nella storia dell’uomo sono andati d’accordo.

Accade così che in un bar di via delle Muratte, nei pressi della bellissima Fontana di Trevi da poco restaurata da Fendi, un ragazzo autistico – assistito dal suo accompagnatore di sostegno – sia cacciato dal negozio da una cameriera evidentemente non preparata all’accoglienza di una persona che ha bisogno di cure particolari come essere seguito nel momento in cui espleta i suoi bisogni fisiologici. «Andate al bagno del McDonald» si sono sentiti dire i due.

Diversi giornali hanno tenuto a specificare l’accento dell’est della dipendente del bar e probabilmente nel loro goffo tentativo di puntare il dito sullo straniero di turno, hanno messo in luce un’altra questione che con la misericordia ha ben poco a che vedere. Perché è inutile accanirsi contro la giovane barista che è probabilmente una delle tante sfruttate della collaudata giostra romana, arricchita quest’anno dallo spettacolo promosso dal “papa pop”.

Magari questa brutta storia servirà anche a parlare dei tanti pellegrini della povertà che offrono la loro manovalanza a prezzi stracciati a datori di lavoro che in nome del dio profitto li assumono senza porsi il problema della loro professionalità. E poco importa se non sono preparati ad accogliere un ragazzo autistico che ha bisogno di una toilette, in fondo lui può “andare a cagare” al McDonald. Lì ci sono tanti nostri laureati che sapranno come non farlo sentire un diverso. Amen.

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