Le donne che indossano la libertà profumano intensamente di vita

:
31 Maggio 2022

Le donne libere puoi riconoscerle solo se ti soffermi ad osservarle, se sei in grado di non imprigionarle in un luogo comune.
Non è necessario che sfoggino capelli rasati, vestiti eccentrici o modi di atteggiarsi da dure.
La libertà è un vestito da indossare e mostrare senza alcuna remora, perché ci appartiene, dalla nascita, ci caratterizza, ripara le nostre cadute, ci rigenera permettendoci ancora ed ancora di poter tornare sui nostri passi, animate da una coerenza di vita che si fonda sul rispetto per noi stesse prima di tutto e poi per il mondo che ci circonda e che contribuiamo a far girare con forza e determinazione indomite. Semplici e spontanee, sbavate e capaci di incorniciare alla perfezione i sentimenti che ci attraversano, ci sferzano spesso e volentieri. Con lo slancio di una ribellione costruttiva verso tutto ciò che libertà non è: la dittatura da pensiero unico, zeppo di regole di comportamento da seguire alla lettera per guadagnarsi il famoso decoro.

Le donne libere sono in grado di giocarsi davvero il cuore per un ideale, un sentimento, in cui credono fermamente, senza esitazioni di sorta, ben consapevoli di rischiare l’oltraggio dei giudizi facili, solo per un tono più acceso di rossetto, una scollatura più generosa, un tacco più alto del solito.
Quando la vita le mette di fronte a sentenze sputate proprio da chi dovrebbe o avrebbe dovuto conoscerle nella loro più fragile e delicata intimità, che siano compagni di scuola, amici o compagni di vita, il coraggio di resistere e rinascere emerge in tutto il suo splendore.

Mi ci sono sentita femmina quando andavo a scuola con il mio pesante zaino, con le mie All Star blu ed una felpa oversize. Preferivo lasciare i miei ricci ribelli sventolare.
Sono femmina e femminista in qualsiasi modo mi si chiami.
Chiara mi ci sento oltre a portarlo come nome di battesimo.
Le parole sono importanti, ma la sostanza di più. Sono libera e non pretendo, anzi poco mi importa della versione femminile di tutti i sostantivi presenti nella lingua italiana.
L’eccezione è rappresentata  dalla parola Uomo.
Gli universi sono opposti , eppure complementari. Non caldeggio per l’idiosincrasia linguistica.
Credo fortemente ancora che gli uomini posseggano gli strumenti per riscattarsi da secoli di disprezzo, bieco dominio e sfruttamento del femminile. Non si può vivere senza uomini.
Ma altrettanto vero è che non si può vivere senza donne.
E come riuscire a comprendere una donna fino in fondo?
Smettendo di farsi domande.
Una donna non potrà essere svelata e portata in trionfo come un trofeo conquistato dalla forza erculea del suo uomo.

Perché una donna non può essere oggetto di una lotta per il potere, e bisogna eliminare il desiderio inconscio di alterarne la sua natura.
Perché un uomo non dovrebbe mai perdersi lo spettacolo di arte varia di una donna innamorata: rispettandola.
Uomini, fate mente locale e ripensate se tutte le donne che avete incontrato non
abbiano in qualche modo tirato fuori il meglio o il peggio di voi.
Se non abbiano contribuito a farvi capire chi siete.
Anche mollandovi, sparendo o continuando ad amarvi ,come il primo giorno.
O tenendovi la mano lungo un filo invisibile.
Emotiva, testarda, umorale, esigente, polemica, determinata, fragile e fortissima: donna sono nata e tale rimarrò.
Non saremo mai scienza esatta, ed è una fortuna rimanere un cosmo difficile da decifrare.
Le lotte che ci hanno viste vincitrici riguardano tutte la nostra libertà.
Quella di poter scegliere se diventare madri.
Quella di portare i pantaloni come gli uomini e con una grazia francamente più raffinata.
Quella di riuscire a ricoprire ruoli di enorme responsabilità nel lavoro che ci eleva, ci dona dignità.
Quella dignità che chi ci ama non dovrebbe mai negarci.
Non siamo un territorio da occupare.
Un uomo che possiede l’impagabile virtù del rispetto profondo e non sacrificabile per il nostro essere donne, è la più grande fortuna che possa capitare di incontrare nella vita.
Perché uomo è nato e tale rimarrà, ma capace di emozionarsi per la forza che ogni giorno sprigiona una donna con il suo incedere elegante, mentre indossa il suo  vestito più bello quello della libertà che profuma intensamente di
vita.

Sarebbe impossibile negare chi mi abbia ispirata nel rafforzare ed approfondire il mio modo di essere e sentirmi donna.  Ovviamente colei che ha inaugurato il coloratissimo universo del femminismo: Simone de Beauvoir. Ammetto che leggere il suo “Memorie di una ragazza perbene“,ha illuminato il mio percorso di crescita di femmina che ha sempre codificato il suo mondo al contrario. E, come scriveva la carissima Simone: “Una donna libera è il contrario di una donna leggera…C’era tutto da fare; tutto ciò che in passato avevo desiderato di fare: combattere l’errore, trovare la verità, dirla, illuminare il mondo, magari contribuire addirittura a cambiarlo.”

TAG: #chiaraperrucci, #costumeesocietà, #editoria, #paritàdigenere, donne, emozioni, glistatigenerali, libri, racconti, scrivere, sentimenti
CAT: costumi sociali, Questioni di genere

Nessun commento

Devi fare per commentare, è semplice e veloce.

CARICAMENTO...