Geopolitica
Crisi di governo in Olanda: Wilders lascia la coalizione
Geert Wilders ritira il sostegno al governo Schoof nei Paesi Bassi: salta la coalizione e si apre la strada a possibili elezioni anticipate.
Geert Wilders, leader del Partito per la Libertà (PVV), ha annunciato il ritiro del sostegno alla coalizione di centrodestra, provocando una crisi di governo e la caduta dell’esecutivo guidato dall’indipendente Dick Schoof. La notizia è stata confermata dai leader degli altri partiti di governo, dopo una breve consultazione con lo stesso Wilders, secondo quanto riportato dall’agenzia olandese ANP.
Il futuro della coalizione era già in bilico dopo una riunione straordinaria sulla gestione dei flussi migratori, tenutasi lunedì sera. Wilders aveva espresso forti dubbi sulla tenuta dell’alleanza, in carica da meno di un anno, chiedendo un inasprimento delle politiche migratorie come condizione imprescindibile per restare al governo.
Wilders: “Il PVV lascia la coalizione”
Il leader populista ha ufficializzato la rottura con un post pubblicato su X:
“Nessuna firma sotto i nostri piani per l’asilo. Il PVV lascia la coalizione”.
Secondo Wilders, i partner di governo si sarebbero opposti alle sue proposte più drastiche per limitare l’immigrazione, in particolare quelle relative alle richieste d’asilo, ritenute non negoziabili dal PVV.
Il piano in dieci punti contro l’immigrazione
La settimana scorsa, Geert Wilders aveva chiesto l’adozione di un piano in dieci punti per contenere l’immigrazione, tra cui l’uso dell’esercito per presidiare i confini e il respingimento dei richiedenti asilo. Aveva avvertito che, in assenza di misure più severe, il suo partito avrebbe lasciato l’esecutivo. Ora, la crisi aperta dal PVV potrebbe portare a nuove elezioni nei Paesi Bassi.
Un governo mai del tutto stabile
Wilders, noto per le sue posizioni anti-islam e anti-immigrazione, ha costruito la sua carriera politica all’opposizione. Dopo la vittoria elettorale, il PVV è diventato il primo partito della coalizione. Tuttavia, i mesi di trattative e le tensioni interne sull’agenda migratoria hanno reso difficile la stabilità del governo Schoof.
Già a febbraio, Wilders aveva minacciato l’uscita dalla coalizione se non fossero passati due disegni di legge sull’asilo. All’epoca fece un passo indietro, ma oggi ha deciso di rompere definitivamente.
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