Geopolitica

Vuoi il mutuo? No, grazie

28 Ottobre 2023

Come ogni settimana ecco i fatti più importanti dei giorni passati

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Riunione telefonica a sei sulla crisi in Medioriente,  presenti: Meloni, Biden, Sunak, Trudeau, Macron e Scholz. I Capi di Stato e di Governo hanno ribadito il loro sostegno a Israele e il diritto di quest’ultimo a difendersi dal terrorismo e hanno invocato  il rispetto del diritto internazionale umanitario, ivi compresa la protezione dei civili. Bene il rilascio dei due ostaggi, richiesto l’immediato rilascio di tutti gli altri. Accolto con favore l’annuncio dei primi convogli umanitari. (La Stampa)

Giorgia Meloni non partecipa alla kermesse di Fratelli d’Italia dopo un anno di governo. La sua assenza è stata annunciata dal ministro della Difesa Crosetto. Il braccio destro di Meloni ha spiegato che dopo il ritorno nella notte da Israele, la Premier trova il tempo per riposarsi. Meloni per l’occasione ha registrato un video dove dichiara: “Abbiamo portato al governo l’Italia dimenticata e umiliata da anni di governo di sinistra. L’Italia del lavoro, del merito, dell’ intraprendenza imprenditoriale, della famiglia”. (Fan Page)

Il presidente turco Erdogan ha firmato il protocollo sull’ingresso della Svezia nell’alleanza atlantica, dopo il voto del parlamento di Ankara, la Nato avrà trentadue Paesi membri. Erdogan ha aspettato, ha chiesto e ottenuto alcune delle sue condizioni e l’opera diplomatica del presidente americano Biden è stata efficace. (Il Foglio)

Adriano Galliani è stato eletto alle suppletive per  collegio senatoriale di Monza e Brianza, dove andrà a sostituire il suo grande amico Silvio Berlusconi. In Trentino il centrodestra, con il 51,82%, si conferma alla guida con il presidente uscente, il leghista Maurizio Fugatti. In Alto Adige sconfitta la Lega e la Suedtiroler Volkspartei che pure resta il primo partito, sale Fdi dall’1,7 al 6%, ma sarà difficile formare un governo con 12 partiti in consiglio provinciale. A Foggia vince al primo turno Maria Episcopo sostenuta da M5S e Azione. (Avvenire)

Scontro tra il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, e i rappresentanti del governo israeliano. Il primo, che nei giorni scorsi era stato al valico di Rafah, ha condannato gli attacchi di Hamas, sottolineando però che questi “non sono arrivati dal nulla” e che “il popolo palestinese è stato sottoposto a 56 anni di soffocante occupazione”. Chieste le dimissioni di Guterres da parte dell’ambasciatore israeliano Erdan. (Il Riformista)

Nuovo aggiornamento della bozza sulla legge di bilancio, queste le principali misure: taglio del cuneo fiscale, stretta sulle uscite flessibili con quota 104 penalizzata per chi la sceglie, conferma di opzione donna e Ape sociale, bonus asilo nido, iva dal 5 al 10% per i prodotti per l’infanzia e assorbenti, congelate plastic e sugar tax, modificata la soglia di esenzione fiscale dei Fringe benefit, paghe e contributi di colf e badanti sotto la lente del fisco per contrastare il lavoro nero. (Quotidiano Nazionale)

Il giorno dopo aver firmato il protocollo che autorizza l’ingresso della Svezia nella Nato Erdogan si schiera contro le posizioni europee ed americane: “Hamas non è una organizzazione terroristica”, ha detto in un discorso al Parlamento, sono “patrioti”, mujahiddin che “combattono per la liberazione della loro terra”. Israele compie “un massacro che sta assumendo le proporzioni di un genocidio”, l’Occidente “è complice”. E annulla la prevista visita a Gerusalemme. (Repubblica)

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Sul caso Giambruno interviene Marina Berlusconi: «In questi giorni ho letto e sentito di tutto: retroscena inventati di sana pianta, ricostruzioni totalmente prive di senso logico e spesso anche contraddittorie. La verità è una sola: stimo molto Giorgia Meloni. La trovo capace, coerente, concreta. La apprezzo sul piano politico e la apprezzo molto anche come donna, ancor più in questi giorni» (Corriere della Sera)

“Il conflitto Israele-Palestina è il più controverso al mondo e anche all’interno dell’Ue”. Queste le parole pronunciate nel recente summit europeo. Il consiglio chiede un accesso umanitario continuo, rapido, sicuro e senza ostacoli e che gli aiuti raggiungano chi ne ha bisogno attraverso tutte le misure necessarie, compresi i corridoi umanitari e pause per esigenze umanitarie. Diverse le posizioni all’interno del consiglio: Sanchez vorrebbe un cessate il fuoco per scopi umanitari, insieme a lui anche l’Irlanda, ma la maggioranza dei leader non è d’accordo propendendo solamente per una pausa umanitaria. (Corriere della Sera)

Sulla norma che concederebbe  all’agenzia delle entrate l’accesso diretto ai conti correnti per il prelievo, arriva il no di Giorgia Meloni, contro la misura era intervenuto direttamente anche Matteo Salvini. Nel secondo trimestre del 2023 è stato registrato un calo del 33% nell’erogazione dei mutui, portando al 29,9% il calo complessivo del primo semestre. La domanda è calata sia per la ritirata delle famiglie che per la cautela delle banche. (Il Sole 24Ore)

 

 

 

 

 

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